Perdere il lavoro, ma anche ammalarsi gravemente: purtroppo sono diverse le cause che cambiano in peggio la vita di tante persone. Succede anche a Isernia e, specie negli ultimi anni, pure per effetto di una crisi che sembra non voler concedere tregua. Difficoltà enormi che spesso si traducono anche nell’impossibilità di riuscire a pagare l’affitto di casa, rischiando di ritrovarsi sfrattati e senza un tetto sulla testa.
La chiamano ‘morosità incolpevole’. E, proprio per far fronte a questa emergenza sociale che si sta determinando, le istituzioni hanno deciso di correre ai ripari, attraverso l’erogazione di contributi che diano ossigeno a chi si trova ad attraversare un momento complicato della sua esistenza.
Va pertanto in questa direzione l’avviso pubblicato sul sito web del Comune che sentirà agli interessati di presentare richiesta, per accedere alle risorse messe a disposizione .
«Possono presentare domanda di contributo relativo all’anno 2017 – informa l’assessore comunale alle politiche sociali, Pietro Paolo Di Perna – i nuclei familiari che diano prova di trovarsi in una situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo in ragione della perdita o consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare dovute a licenziamento; riduzione dell’orario di lavoro; cassa integrazione; mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici; cessazione di attività libero-professionali o di imprese; malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato o la consistente riduzione del reddito complessivo familiare. Il Comune di Isernia provvederà alla concessione dei contributi, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili assegnate dalla Regione Molise e, comunque, in misura non superiore a euro 12mila per ciascun nucleo familiare». I contributi che si possono ottenere vanno fino a un massimo di 8mila euro per sanare la morosità incolpevole accertata, qualora il periodo residuo del contratto in essere non sia inferiore a due anni con contestuale rinuncia all’esecuzione del provvedimento di rilascio dell’immobile.
«Si possono ottenere fino a un massimo di 6mila euro – si legge inoltre nell’avviso – per ristorare la proprietà dei canoni corrispondenti alle mensilità di differimento qualora il proprietario dell’immobile consenta il differimento dell’esecuzione del provvedimento di rilascio dell’immobile per il tempo necessario a trovare un’adeguata soluzione abitativa all’inquilino moroso incolpevole».
Necessario poi assicurare il versamento di un deposito cauzionale per stipulare un nuovo contratto di locazione «e il versamento di un numero di mensilità – prevede inoltre l’avviso – relative a un nuovo contratto da sottoscrivere a canone concordato fino alla capienza del contributo massimo complessivamente concedibile di euro 12mila».
Infine, costituisce criterio preferenziale per la concessione del contributo la presenza, all’interno del nucleo familiare, di almeno un componente che sia ultrasettantenne, minore o con invalidità accertata per almeno il 74%.

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