Niente più trasporto pubblico per 15 dializzati della provincia di Isernia. L’Asrem ha disdetto la convenzione con la cooperativa che se ne occupava e ora i pazienti dovranno provvedere autonomamente. Il provvedimento sarà in vigore dal prossimo primo novembre, ma già sono scoppiate le polemiche per l’ennesimo servizio che viene a mancare nel comparto sanitario. Il tutto è dovuto ai costi che, a quanto pare, nella zona pentra sono elevati e sproporzionati rispetto ad altre zone.
A mettere sul tavolo la questione nelle scorse ore è stata la consigliera regionale Filomena Calenda, denunciando pubblicamente le criticità di questa situazione.
«Una nuova tegola che tocca ancora una volta la sanità molisana – il commento dell’esponente della Lega -. Questa volta il servizio che verrà drasticamente tagliato dal primo novembre, nonostante l’Asrem abbia chiesto una proroga al primo gennaio alla cooperativa che effettuava il servizio, è il trasporto in ospedale dei pazienti sottoposti al trattamento dialico. Il servizio riguarda solo Isernia e Venafro, è stato attivato, in passato, in forma sperimentale e in via eccezionale e nelle more dell’attivazione di apposita gara per affidamento del servizio e comunque lo steso servizio riguarda prestazioni Complementari e Accessorie rispetto ai livelli essenziali di assistenza demandati al servizio sanitario regionale».
La consigliera regionale ha poi riferito che la cooperativa che ha effettuato fino a oggi il servizio ha evidenziato, lo scorso 3 agosto, un’inadeguatezza della tariffa applicata, paventando un aggravio di costi per l’Asrem, che deve scongiurare anche l’ipotesi di un contenzioso.
«La spesa mensile Asrem pro-capite per assistito è sproporzionata tra i vari ambiti, a Isernia è di 210,48 euro, a Campobasso 146,21 a Termoli 100,09 euro – ha proseguito Calenda -. Sul territorio di Isernia e Venafro solo 15 sono gli utenti che utilizzano. il trasporto pubblico. Gli altri utenti utilizzano il trasporto autonomo. La normativa in vigore, il DGR Molise 205 del 1981 prevede in favore dei pazienti regionali sottoposti a dialisi esclusivamente il rimborso delle spese di viaggio per effettuare il trattamento. Infatti, negli altri ambiti territoriali, i cittadini chiedono solo il rimborso di 1/5 sulle spese di viaggio».
Il direttore generale ha disposto, con delibera del 4 ottobre scorso, di recedere dal rapporto in corso con la cooperativa CSS di Isernia e la notifica della sospensione del servizio verrà applicata dal primo novembre, così come già comunicato agli utenti.
Da qui deriva l’appello della consigliera regionale Calenda che chiede di rivedere il servizio e di renderlo omogeneo per tutto il territorio molisano..
«Occorre, intanto, immediatamente, tamponare l’emergenza temporale – ha concluso -, solo successivamente è necessario predisporre linee di intervento, che possano mettere al riparo tutti gli utenti e, non solo quelli di Isernia e Venafro, bisognosi del sistema sanitario regionale. Purtroppo mi dispiace dover nuovamente affermare che la scure che si abbatterà sulla sanità molisana sarà durissima. I piani operativi sono lapidari e l’arrivo di un commissario esterno non faciliterà le cose. Sono altrettanto certa che il governatore saprà individuare la migliore soluzione che abbia il minor impatto sugli utenti».
VC

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