Violenza contro le donne e i minori: un fenomeno che, purtroppo non risparmia la provincia di Isernia. Molto negli ultimi anni è stato fatto, ma è necessario che le vittime trovino il coraggio e la forza di denunciare anche quando a far loro del male è chi gli aveva promesso amore e protezione. I vari aspetti del fenomeno sono stati analizzati nel corso della Giornata Europea della giustizia civile. Il presidente del tribunale di Isernia, Enzo Di Giacomo, nell’aula Aldo Moro, ha organizzato un incontro con tutti i protagonisti del sistema giustizia sul territorio pentro.
Particolarmente interessante è stata relazione del sostituto procuratore Maria Carmela Andricciola incentrata proprio sulla violenza di genere.
Nel contrasto all’odioso fenomeno sono stati fatti notevoli progressi. Tuttavia la giustizia è costretta a segnare il passo laddove le donne decidano di non denunciare violenze ed abusi.
«Insieme al procuratore Fucci abbiamo deciso di ‘portare’ nel convegno la nostra visione per quel che concerne la violenza di genere, con riferimento a quanto accade in provincia di Isernia. Il procuratore capo Fucci – ha detto Andricciola – si è insediato da poco e io mi occupo ormai da sei anni della tutela delle donne e dei minori. La situazione attuale presenta ancora aspetti problematici, si tratta di un terreno molto spinoso. Io me ne occupo personalmente, forse perché sono l’unica donna presente in Procura. Molto è stato fatto, anche grazie ai protocolli che sono stati siglati con la Procura Generale e con le varie professionalità che si occupano del fenomeno, come ad esempio l’Asrem per quel che concerne l’accesso al Pronto Soccorso. Molto però c’è ancora da fare. C’è tanto sommerso che deve emergere».
A quattro anni dal suo insediamento al vertice del tribunale di Isernia, il presidente Enzo Di Giacomo ha ottenuto risultati lusinghieri, in special modo nell’efficientamento della macchina burocratica che ha portato ad una sensibile diminuzione dei processi pendenti, sia a livello civile, sia per le cause concernenti il lavoro.
Il palazzo di Giustizia pentro, però, come tutti i piccoli tribunali italiani, deve fare i conti col turnover dei magistrati.
«È vero che i tempi si sono dimezzati – ha confermato il presidente dell’Ordine degli Avvocati Maurizio Carugno -. Per quel che riguarda i procedimenti civili, il tribunale di Isernia ha avuto quasi un dimezzamento del ruolo, grazie anche alla sapiente organizzazione del presidente Di Giacomo, che ha riorganizzato l’Ufficio con l’aiuto dei magistrati in organico presso il tribunale. È riuscito a smaltire gran parte dell’arretrato. Il problema del Tribunale di Isernia è legato ai trasferimenti che ciclicamente lo interessano. Un problema comune – ha concluso – a tutti i piccoli tribunali d’Italia».

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.