Giudice di pace: una soluzione, seppur momentanea, è stata trovata. E consentirà di scongiurare il paventato trasferimento dell’ufficio nei locali della Motorizzazione a Sant’Agapito. Un’ipotesi, l’unica di fatto percorribile, che però aveva sollevato malumori da più parti, dovuti in primo luogo ai disagi che ne sarebbero derivati per l’utenza e per gli avvocati con la delocalizzazione del servizio. In via temporanea, la Provincia ha messo a disposizione gratuitamente l’uso della sala consiliare del palazzo di via Berta, con annessa sala di attesa e di altre due stanze ubicate al primo piano lungo il corridoio B. Lo ha annunciato il presidente dell’ente Lorenzo Coia.
««Tamponiamo l’emergenza – ha affermato – per assicurare diritti costituzionalmente garantiti connessi all’esercizio della giurisdizione ed in particolare allo svolgimento delle udienze civili e penali del Giudice di pace attualmente sospese». Una decisione scaturita a seguito dell’incontro che si è tenuto in tribunale e delle sollecitazioni da parte del presidente Vincenzo Di Giacomo, del presidente dell’Ordine degli Avvocati Maurizio Carugno e del sindaco della città Giacomo d’Apollonio. Per questo dopo aver eseguito i sopralluoghi e analizzata la situazione, si è trovato un accordo per continuare a garantire il servizio in centro.
Una soluzione, dunque, temporanea, che consentirà già nei prossimi giorni lo svolgimento delle udienze in calendario.
Nel frattempo in tribunale, grazie soprattutto all’impegno del presidente Di Giacomo, si continua a lavorare per risolvere l’emergenza che si è creata a seguito dell’ordinanza di chiusura da parte del primo cittadino della sede di via Borgo Nuovo. Un provvedimento che, la scorsa settimana, si è reso necessario a seguito della relazione stilata dall’Asrem che ha evidenziato carenze igienico sanitarie all’interno della struttura. Secondo i tecnici dell’azienda sanitaria infatti «non sussistono le condizioni minime di salubrità e idoneità dei locali».
Ora la soluzione a cui si sta lavorando è quella di trasferire nei locali della Motorizzazione l’Ufficio Notificazioni, Esecuzioni e Protesti, attualmente ubicato al primo piano del Tribunale e di rimodulare opportunamente gli spazi per ospitare in via definitiva il Giudice di Pace a Palazzo Di Giustizia.
Certo è che in tal modo, sono state accolte le istanze pervenute da più parti per scongiurare il ‘trasloco’ fuori dal centro cittadino. In un primo momento sembrava infatti quella l’unica strada percorribile, in quanto si tratta di un immobile di recente costruzione, adeguato e messo a disposizione gratuitamente dallo Stato. Ma il trasferimento avrebbe comportato disagi per gli utenti e per gli avvocati costretti a spostarsi con mezzi propri per raggiungere la Motorizzazione.
Non solo. In molti avevano evidenziato la necessità di non delocalizzare anche per non incidere in maniera negativa sull’economia cittadina, già messa a dura prova in questo delicato momento storico. Per questo da più parti erano stati lanciati appelli al sindaco e al presidente della Provincia. Ora il trasferimento è stato scongiurato e, stando alle decisioni assunti, l’Ufficio non lascerà il centro cittadino.
Deborah Di Vincenzo

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