Doveva dare alla luce il suo bambino e per questo ieri mattina, accompagnata dal marito, è partita per raggiungere l’ospedale. La giovane donna, residente in uno dei Comuni del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, quando è uscita di casa stava bene ed era certa di avere tutto il tempo necessario per arrivare in reparto prima di entrare in travaglio. Ma in questi casi, si sa, è difficile fare previsioni precise e così ha seriamente rischiato di partorire in auto. A garantirle l’arrivo al ‘Veneziale’ sono stati i carabinieri che l’hanno soccorsa e scortata.
La coppia stava percorrendo la superstrada Isernia-Castel di Sangro quando improvvisamente la donna ha cominciato a sentirsi male. Purtroppo la strada non era facilmente percorribile perché, a seguito dell’ondata di maltempo che negli ultimi giorni ha investito la provincia pentra, le condizioni dell’arteria viaria non erano ancora ottimali a causa del ghiaccio ancora presente sulla carreggiata. I dolori, con il passare dei minuti, sono diventati sempre più insopportabili. La futura mamma ha cominciato ad urlare e via via si è fatta sempre più forte la paura di non fare in tempo ad arrivare a destinazione e ha temuto di dover far nascere il suo bambino per strada.
Vedendo la sua compagna in quello stato e temendo il peggio, il marito si è spaventato e, non sapendo come gestire da solo quella situazione, in preda al panico ha deciso di chiedere aiuto. Ha così fermato l’auto e ha chiesto l’intervento dell’Arma telefonando al numero di emergenza ‘112’. L’operatore della centrale operativa, capita la gravità dei fatti, senza perdere neppure un minuto di tempo ha allertato una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile. I militari si sono immediatamente diretti lungo la superstrada e, nel giro di pochissimo tempo, hanno raggiunto l’auto su cui la coppia viaggiava. I carabinieri hanno così scortato il veicolo che nel giro di pochi, seppur interminabili minuti, hanno raggiunto l’ospedale ‘Veneziale’ e la donna è stata accompagnata nel reparto di Ostetricia e Ginecologia, per essere affidata alle cure dei medici e poter dare alla luce il suo bambino, a cui è stato dato il nome Andrea come uno dei carabinieri che l’ha aiutata. Il marito si è così tranquillizzato e, dopo aver pubblicamente ringraziato la pattuglia dell’Arma per il prezioso aiuto ricevuto in un momento così delicato. Una scorta ‘particolare’ dunque quella effettuata ieri mattina dai carabinieri, che ancora una volta testimonia l’impegno costante profuso nell’assistenza alla popolazione.

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