Trovare il coraggio e la forza per denunciare violenze psicologiche e fisiche non è facile, soprattutto quando si subiscono dentro casa, da parte di chi ha promesso amore, rispetto e protezione.
Una condizione che accomuna purtroppo anche tante donne che vivono a Isernia e nella sua provincia. Per questo, è fondamentale il ruolo svolto dalle istituzioni, nel sostenere le vittime, attraverso strumenti efficaci, in grado di fornire sostegno concreto a chi si trova a vivere situazioni di questo tipo.
Lo sa bene la Polizia di Stato, che da sempre contrasta con fermezza e rigore qualunque episodio di condotta violenta consumata in ambito familiare, utilizzando tutti gli strumenti previsti dalla normativa vigente, con il chiaro obiettivo di scongiurare pericolose degenerazioni.
E, proprio negli ultimi giorni, il questore di Isernia Roberto Pellicone, dopo una rapida ma approfondita istruttoria da parte della Divisione Anticrimine della Questura, ha emesso due provvedimenti di Ammonimento, una delle misure di prevenzione per condotte di violenza domestica previste dall’articolo 3 del D.L. 93/2013. Uno strumento prezioso, che può essere adottato anche in assenza della denuncia da parte delle vittime. Perché non sempre è facile trovare il coraggio per raccontare l’inferno che si sta vivendo a causa di un amore malato.
Il primo provvedimento di Ammonimento è stato emesso nei confronti di un 40enne, che vive con la sua famiglia in un centro della provincia. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, qualche settimana fa, mentre viaggiava in autostrada con la convivente di 38 anni ed i figli minori, improvvisamente e per non si sa quale ragione, ha cominciato a inveire contro la donna e poi l’ha picchiata, procurandole diverse lesioni al viso. Subito dopo si è allontanato.
La vittima è stata soccorsa da una pattuglia della Polizia Stradale di Caserta.
E un provvedimento analogo è scattato nei confronti di un altro 40enne, anche lui residente in un centro della provincia pentra. L’uomo è stato ritenuto responsabile di diverse aggressioni nei confronti della sua convivente di 28 anni.
L’intervento dei poliziotti, in questo caso, si è reso necessario a causa di un’accesa discussione tra i due. Gli agenti hanno rassicurato la donna, che ha trovato così la forza di superare paura e vergogna. E così ha raccontato loro l’incubo in cui era precipitata da qualche tempo, fatto di continue violenze psicologiche e fisiche. Discussioni continue e aggressioni frequenti hanno infatti caratterizzato la loro convivenza negli ultimi mesi. La 28enne ha spiegato poi agli investigatori di non avere mai presentato una denuncia, nella speranza di riuscire a salvare la relazione e tornare ad avere un rapporto più sano e sereno.
E così, le accurate e rapide indagini della Polizia hanno consentito di accertare che la donna aveva riportato, in più casi, vistosi ematomi sul corpo, regolarmente refertati, a seguito delle percosse.
A medici che l’hanno curata però, non ha mai voluto dire chi l’aveva ridotta in quello stato.
La speranza ora è che l’intervento della Polizia possa mettere fine all’incubo vissuto dalle due donne, ennesime vittime di un amore malato.

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