Le piazze dello spaccio erano dislocate nei quartieri di San Lazzaro e San Leucio. Ed è lì che i clienti si rifornivano di cocaina purissima. Oppure potevano accordarsi telefonicamente e lo stupefacente gli veniva recapitato direttamente a casa. Sono solo alcuni dei dettagli emersi dall’operazione ‘White Rabbit’ messa a segno dalla Squadra Mobile di Isernia alle prime luci dell’alba di ieri. Gli elementi raccolti hanno consentito di chiedere e ottenere dal gip del tribunale pentro Michaela Sapio l’emissione di undici ordinanze di custodia cautelare, che sono state eseguite tra il capoluogo pentro e Lucera. In carcere sono finite sette persone, due sono state confinate ai domiciliari e per altre due è stato disposto l’obbligo di dimora. Un duro colpo quello inferto al giro di spaccio, che – a conti fatti – ha fruttato ai pusher circa 120mila euro.
Un’operazione imponente quella messa a segno, risultato di un’attività investigativa complessa, coordinata dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, svolta anche attraverso numerosi presidi tecnologici, che ha consentito di disarticolare un gruppo di soggetti italiani e di etnia rom stanziali nel capoluogo e nella provincia di Foggia dediti, appunto, allo spaccio di sostanze stupefacenti.
L’indagine è nata da un’attività di monitoraggio costante e capillare del territorio, che ha permesso di individuare, quali detentori del controllo dello smercio di droga ad Isernia, due coppie di rom e un altro giovane spacciatore. Tra gli arrestati anche un cantante neomelodico.
Attraverso le attività tecniche, avvalorate anche da numerosi servizi di osservazione controllo e pedinamento, si è riusciti a portare alla luce il giro di spaccio, in particolar modo di cocaina, ma anche il canale di approvvigionamento.
Gli inquirenti ipotizzano che, nel corso di 4 mesi, ogni 20/25 giorni arrivava in città una quantità di cocaina che variava dai 30 ai 100 grammi per un guadagno medio stimato di circa 15.000 euro. Le analisi tossicologiche effettuate sulla sostanza stupefacente sequestrata hanno rilevato un grado di purezza pari al 76%. I quantitativi che venivano trasportati erano sempre volutamente modici, proprio per non destare troppi sospetti. Nel corso delle perquisizioni eseguite durante il blitz sono stati trovati e sequestrati 35 grammi di polvere bianca.
Il ruolo delle donne. Come accade di frequente, anche in questo caso all’attività di spaccio collaboravano anche le donne. Tre quelle finite nei guai, alcune delle quali con compiti di gestione dei profitti nell’area foggiana mentre altre svolgevano appieno una florida attività di spaccio avendo una clientela propria estremamente eterogenea. Ad una di loro, colpita da ordine di custodia cautelare in carcere, sono stati concessi i domiciliari perché aspetta un bambino.
I numeri. Il blitz di ieri mattina ha visto impiegati 80 operatori della Polizia di Stato e sono state effettuate 20 perquisizioni. In azione il personale della Squadra Mobile di Isernia, coadiuvato da personale della Squadra Mobile di Foggia e di Campobasso, del Commissariato di Lucera, della Questura e della Sezione Polizia Stradale di Isernia, da 7 equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine Campania, Abruzzo e Basilicata e da 1 unità cinofila in forza alla Questura di Napoli. Gli indagati, ultimate le formalità del caso, sono stati trasferiti in carcere: gli uomini nella struttura di Ponte San Leonardo e le donne presso la casa circondariale di Chieti.
Deborah Di Vincenzo

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