Dopo le elezioni del 24 marzo scorso si insedia il nuovo consiglio provinciale di Isernia. La seduta è stata convocata per il prossimo 9 aprile alle ore 17,30. Primo punto in agenda sarà naturalmente l’esame delle condizioni di candidabilità, elegebilità, compatibilità e convalida dei neo componenti dell’assise: Manolo Sacco, Vittoria Succi, Roberto Di Pasquale, Linda Marcovecchio, Fabrizio Tombolini, Angelo Monaco, Rita Pilla e Alfonso Cantone per il centrodestra e Cristofaro Carrino e Daniele Saia per il centrosinistra.
La prima seduta vedrà, tra gli altri punti all’ordine del giorno, così come annunciato da Coia, l’approvazione del Bilancio di previsione.
All’esame dell’assise una manovra da 15,5 milioni di spesa corrente cui si aggiungono le spese di investimento sulla viabilità di 1.443.521 euro e di 2.500.000 euro per l’adeguamento sismico dell’Istituto Tecnico Fermi. Inoltre in arrivo altri 2 milioni per il Viadotto Sente- Longo.
«Per la prima volta dal 2014 – ha affermato il vertice dell’ente di via Berta – cominciamo ad avere un bilancio senza tagli e affanni, che ci consente di manutenere strade provinciali ( sfalcio erba e sgombro neve ) con una dotazione di 1,4 milioni annui , fino al 2023 , per spese di investimento per messa in sicurezza viabilità provinciale. Vista l’urgenza di garantire un intervento rapido per il ripristino delle condizioni di sicurezza nella viabilità provinciale per danni da calamità, dissesti, cedimenti strutturali o incidenti, manutenzione della segnaletica verticale ed una adeguata segnaletica orizzontale compreso la posa in opera di barriere mancanti ed il ripristino di quelle incidentate, la spesa è stata ripartita per tutti i 4 nuclei operativi. Per primo intervento l’ufficio ha predisposto un computo metrico e stima degli interventi urgenti e di pronto intervento e quelli programmati di segnaletica sulle SS.PP. dei Nuclei “Alto Molise”, “Macerone”, “Trigno Biferno” e “Volturno” dell’importo di 53.521,22 euro per segnaletica, sicurezza stradale e manutenzione impianti tecnologici.
Siamo certi così di poter utilizzare queste risorse per il ripristino della funzionalità e della messa in sicurezza delle nostre strade che – si sottolinea – hanno 866 km di lunghezza e gradualmente potranno tornare ad essere percorribili e sicure».

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