Per la convocazione delle elezioni bisognerà attendere ancora un paio di mesi. Ma intanto all’interno dei partiti e degli schieramenti c’è fermento per la scelta dei candidati alla presidenza della Provincia di Isernia. Per ora, naturalmente nessuna conferma, ma cominciano a spuntare i primi nomi dei ‘papabili’ . Nel perimetro di centrodestra già da qualche giorno, circolano già alcuni nomi. Il primo è quello del sindaco di Pescolanciano, Manolo Sacco, esponente dei Popolari per l’Italia e molto vicino al consigliere regionale Andrea Di Lucente. In realtà Sacco non ha mai fatto mistero della sua intenzione di essere della partita, prenotando di fatto la sua candidatura al vertice dell’ente di via Berta. Lo ha affermato contestando la scelta dell’ex presidente Coia di nominare alla vicepresidenza della Provincia Roberto Di Pasquale, ponendolo di fatto alla guida dell’ente fino alle nuove elezioni. «Credo di avere i requisiti necessari – ha sottolineato -. Sono stato il primo eletto in consiglio e sono anche l’unico sindaco presente in assise. Naturalmente la scelta toccherà ai partiti del centrodestra». E sempre in quota Popolari, non è escluso che la scelta possa ricadere sul primo cittadino di Sant’Agapito, Giuseppe Di Pilla, al suo terzo mandato alla guida del Comune, che si è detto disponibile a una eventuale candidatura. Ha come riferimento il partito che a livello regionale fa capo all’assessore Vincenzo Niro anche il sindaco di Agnone Lorenzo Marcovecchio, il cui nome circola da qualche giorno tra i possibili aspiranti alla presidenza dell’ente di via Berta. I giochi sono aperti e potrebbe proporre una sua candidatura anche l’ex governatore Michele Iorio. E, in questo caso, la scelta potrebbe ricadere sul primo cittadino di Roccamandolfi Giacomo Lombardi, terzo eletto alle Regione nel movimento ‘Iorio per il Molise’. E ancora. Sono nella coalizione di centrodestra, anche se con una posizione autonoma i sindaci dei Comuni più grandi della provincia Giacomo d’Apollonio e Alfredo Ricci. I rappresentanti di Isernia e Venafro, per effetto del meccanismo di voto avrebbero di fatto maggiore possibilità di spuntarla. Ma il rischio è quello di intaccare gli equilibri interni alle loro maggioranze. E sarebbe necessaria, in tal caso, una convergenza di tutti gli schieramenti.
Intanto anche il centrosinistra ha aperto il confronto per designare un suo candidato, anche le possibilità di vittoria allo stato dei fatti, sono davvero poche. I nomi che circolano, almeno al momento, sono quelli del sindaco di Capracotta Candido Paglione e del primo cittadino di San Pietro Avellana Francesco Lombardi.

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