Ha trasformato in un incubo fatto di ansia e paura la vita della sua ex moglie. Con ogni probabilità non si era rassegnato alla fine del suo matrimonio il commerciante arrestato dai carabinieri del Comando Stazione di Isernia. Colpito da un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dall’Autorità Giudiziaria, l’uomo è stato trasferito nel penitenziario di Ponte San Leonardo e, davanti al giudice, dovrà difendersi dall’accusa di atti persecutori nei confronti della donna, a cui un tempo ha giurato amore per sempre.
Ancora un caso di stalking, dunque portato alla luce grazie al coraggio della vittima che, superati timori e vergogna ha trovato la forza di chiedere aiuto.
A salvarla da quell’incubo sono stati i militari dell’Arma a cui la donna si è rivolta quando ha capito che non era più in grado di gestire da sola situazione e che la sua vita ormai era fatta di giornate piene di ansia e paura.
Le indagini eseguite sul caso hanno accertato che il negoziante, nel periodo in cui stava separando dalla consorte, risultava già gravato dalla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna e dal divieto di dimora.
Ma per ben due volte ha deciso di ignorare quanto disposto nei suoi confronti e ha violato i provvedimenti. Lo ha fatto facendosi trovare davanti alla sede di lavoro della vittima, mostrando un atteggiamento minaccioso.
Il reato di i atti persecutori, rientra nella violenza di genere e si concretizza in comportamenti volti a determinare nella vittima timore e turbamento, inducendola a modificare in modo importante le proprie abitudini di vita quotidiana. Un fenomeno, quello dello stalking, che non risparmia certo il capoluogo pentro e la sua provincia
Per questo e costante l’impegno delle forze dell’ordine a tutela della vittime.
«L’Arma dei Carabinieri, – ricordano dal comando provinciale di Isernia – , attraverso le attività di Istituto e i protocolli sottoscritti con gli Enti Locali e le Autorità competenti, da sempre, contrasta tale odioso reato, attuando tutta una serie di cautele nei confronti dei soggetti a rischio più vulnerabili, predisponendo adeguate procedure di intervento nella gestione dei casi di violenza per stalking.
In situazioni di necessità i Carabinieri, grazie al numero di emergenza 112, forniscono tempestivo soccorso alle vittime, anche con l’impiego di militari opportunamente formati per gestire, nell’immediato, i casi di violenza di genere, assicurando adeguata tutela e percorsi protetti per la incolumità personale, scongiurando potenziali ulteriori criticità».

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