Una visita a sorpresa, quella del presidente Donato Toma presso l’ospedale ‘Veneziale’ di Isernia. Il governatore ha deciso di accettare l’invito che il sindaco Giacomo d’Apollonio gli aveva rivolto nel corso dell’ultimo consiglio provinciale monotematico, incentrato proprio sulla sanità e sulle numerose criticità che affligono il nosocomio pentro. E, così, ieri mattina il presidente della Regione, accompagnato dal sindaco e dai vertici della direzione sanitaria dell’ospedale, ha visitato i vari reparti della struttura e si è soffermato a parlare a lungo con gli operatori sanitari. Un confronto sereno e cordiale, che è servito a mettere sul tappeto tutte le problematiche e le necessità inerenti l’attività dell’ospedale.
Il presidente ha avuto modo di costatare de visu l’alta professionalità del personale medico, paramedico, infermieristico e amministrativo del ‘Veneziale’ e l’accoglienza confortevole degli ambienti. Condizioni, queste, che depongono a favore di un potenziamento della struttura, obiettivo che va difeso e perseguito con ogni mezzo e in ogni sede istituzionale e politica. Soddisfatto il sindaco d’Apollonio, che ha ribadito la necessità di un supporto politico nella ‘battaglia’ per la salvaguardia dell’ospedale. «Il governatore ha accolto la mia richiesta e ha preso atto della nostra realtà sanitaria – ha dichiarato il primo cittadino –. Purtroppo non è riuscito a visitare tutti i reparti perché ha dedicato molto tempo al dialogo con i medici e gli operatori, ma ha promesso di ritornare. Sicuramente ha preso coscienza di quelli che sono i problemi di organico e si è reso conto dei punti deboli. La situazione, però, secondo lui non è così drammatica. È rimasto, infatti, colpito per la gestione della struttura ospedaliera e si è complimentato con i medici per la tenacia, lo spirito di sacrificio e l’impegno profuso. Sicuramente ora ha una maggiore contezza della situazione, anche in vista delle prossime decisioni politiche». Un messaggio positivo, di vicinanza a una realtà in cui la sanità sta vivendo uno dei massimi momenti di crisi. «Sono contento perché credo abbia preso atto della situazione – ha ribadito il sindaco d’Apollonio – anche in vista delle decisioni politiche che riguarderanno il destino del nostro ospedale». Purtroppo, però, la sanità è commissariata e il presidente Toma ha le mani legate. «Il governatore ha promesso la sua vicinanza alla città di Isernia – ha poi rimarcato d’Apollonio – e ha scongiurato gravi pericoli. Dall’esame delle bozze dei Piani Operativi Sanitari la situazione non appare così drammatica, tuttavia per ora non vuole sbilanciarsi. E, in ogni caso, ha garantito che sorveglierà la situazione facendo tutto ciò che è in suo potere per frenare ulteriori depauperamenti e per potenziare i servizi essenziali sul territorio, in particolare quelli relativi alle malattie tempo-dipendenti e alla rete emergenza-urgenza». Intanto è attesa la nomina del nuovo direttore generale dell’Asrem. D’altronde Toma, nel corso dell’ultimo consiglio provinciale, aveva ribadito la necessità di potenziare la rete delle emergenze, con un efficientamento maggiore del 118, e quella di prevedere sul territorio anche delle piazzole per l’atterraggio delle eliambulanze. «La mia idea di sanità è tutt’altra rispetto a quella che stanno delineando i commissari – aveva dichiarato nel corso della seduta –. Io penso a un Dea di secondo livello a Campobasso e un Dea di primo livello a Isernia e questo consentirebbe al Veneziale di mantenere tutte le specialità presenti. Una modifica del decreto Balduzzi e, in merito, sto preparando una richiesta alla conferenza delle Regioni e al Governo e a settembre saremo pronti». Insomma, anche il governatore ha assicurato la sua disponibilità a scendere in campo a difesa della sanità pubblica e lo ha ribadito ieri mattina, dimostrando – come ha sottolineato il sindaco – «la sua attenzione politica alla nostra realtà sanitaria».

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