Una presa di posizione forte quella del sindaco di Isernia Giacomo d’Apollonio che questa mattina, sbarrerà simbolicamente l’ingresso del Comune, in segno di protesta contro il dimensionamento del centro di Senologia e, più in generale, per richiamare l’attenzione dei vertici dell’Asrem sulle tante criticità con cui, da troppo tempo, l’ospedale ‘Veneziale’ è costretto a fare i conti.
L’invito a partecipare è stato rivolto all’intera comunità, ma c’è chi ha già annunciato che oggi non sarà davanti al municipio per prendere parte a una manifestazione che appare «tardiva, inutile e finalizzata a gettare fumo negli occhi ai cittadini affinché, offuscati dalla nebbia populistica non vedano l’inefficienza e la debolezza di questa amministrazione anche su temi fondamentali quali il diritto alla salute».
Dura la presa di posizione dei componenti del gruppo dei Popolari a Palazzo San Francesco Gianni Fantozzi,Vittoria Succi, Tiziana Pizzi, Salvatore Azzolini, Enzo Di Luozzo e Giovanni De Marco che insieme alla consigliera Rita Formichelli hanno dià declinato l’invito del primo cittadino. «Il sindaco – sottolineano i 7 consiglieri in una nota congiunta – come più volte sollecitato in Consiglio comunale, avrebbe dovuto attivarsi nelle sedi istituzionali, quali Regione Molise e lo stesso Ministero della Salute. Oggi, invece di sostare di fronte alla porta chiusa del Comune, in posizione assolutamente anodina ed inefficace, avrebbe dovuto pretendere (ma non ha neppure chiesto) di sapere cosa si sta scrivendo nel nuovo Piano Operativo Sanitario, indire la Conferenza dei Sindaci, e portare ad effetto le esigenze e le necessità dei cittadini di Isernia e della Provincia tutta. Il problema – aggiungono – non è la chiusura di un reparto, peraltro mai istituito, e lottare per pretese impossibili. Il vero problema è pretendere efficienza, potenziamento dei reparti esistenti e la loro salvaguardia. Il sindaco deve adoperarsi per essere parte attiva nella stesura del nuovo Piano Operativo Sanitario 2019-2021 che presto diventerà Legge e mai più modificabile. Per questo le manifestazioni successive saranno del tutto inutili, così come quella che si terrà oggi in difesa di reparti soppressi o mai istituiti nel precedente Piano Operativo Sanitario 2015- 2018. In questo modo, promuovendo iniziative vane promosse per solo effetto scenico, nelle sedi di comando alle quali il sindaco, pur potendo, non accede, continuerà l’aggressione ed il continuo e progressivo depauperamento del nostro nosocomio che soli pochi decenni fa era di livello eccellente. Le iniziative postume non hanno alcuna utilità».
Queste dunque le motivazioni che hanno indotto i consiglieri a non essere presenti alla manifestazione. «E – aggiungono -, per converso, saremo sempre pronti a sostenere il sindaco al cospetto d’iniziative concrete e decise, finalizzate ad ottenere nelle sedi competenti la tutela della salute dei cittadini amministrati. Nel contempo non abbiamo difficoltà a mettere in rilievo l’attività svolta dai comitati costituiti coordinati da Emilio Izzo e cittadini appassionati, costituiti a difesa del diritto alla salute, che hanno comunque ottenuto il risultato di svegliare il sindaco dal torpore politico che avvolge lui e l’amministrazione. In verità – concludono i consiglieri – il risveglio non avrebbe dovuto portare d’Apollonio ad emulare questi cittadini ma ad ascoltare la vera natura delle loro istanze che, come le nostre, sono rivolte affinché il sindaco svolga il suo ruolo istituzionale e difenda noi cittadini nei tavoli tecnici e nelle stanze di comando dove solo lui può accedere».

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