Da qualche tempo nel suo ristorante impiegava cinque camerieri, solo che lavoravano senza essere in possesso di un regolare contratto. Una ‘scelta’ che è costata cara al titolare del locale, finito sotto la lente dei carabinieri dei Nucleo Ispettorato del Lavoro di Isernia. L’uomo è stato infatti denunciato. Non soltanto. L’attività è stata sospesa e dovrà pagare inoltre una maxi multa di circa 50mila euro.
Stando a quanto si è appreso, il ristorante è stato ispezionato nei giorni scorsi, nell’ambito del programma anti caporalato, che gli uomini del Nil hanno attuato in collaborazione con i militari dell’Arma territoriale.
Nel mirino dei carabinieri sono finite numerose attività imprenditoriali. L’obiettivo delle ispezioni è stato naturalmente quello di accertare e garantire il rispetto delle regole sul piano della sicurezza, ma anche per quel che concerne le assunzioni del personale.
Grazie a una serie di accertamenti, i militari hanno scoperto all’interno del ristorante, la presenza di ben cinque lavoratori in nero. E per questo, ultimate le verifiche del caso, il titolare è stato deferito ed è stata adottata anche la sospensione dell’attività imprenditoriale e sono contestate violazioni amministrative per un valore pari a circa 50mila euro.
Un fenomeno, quello del lavoro nero, che purtroppo non risparmia la provincia di Isernia. Pure per effetto della crisi che da anni ormai ha messo in ginocchio il territorio, sono ancora numerose le persone che si accontentano di un impiego anche senza un regolare contratto, pur di garantire un sostegno a se stesse e alle loro famiglie. Per prevenire e contrastare tale fenomeno, sono stati particolarmente intensificati i controlli da parte dei carabinieri. Ispezioni e verifiche che vengono eseguite anche per garantire il rispetto in materia di sicurezza sui posti di lavoro.

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