È successo ancora. A distanza di un anno esatto un’auto, impattando contro la parete, ha danneggiato il murale realizzato sulla parete laterale dell’auditorium ‘Unità d’Italia’ di Isernia.
L’episodio è accaduto nella notte tra sabato e domenica e la Polizia Stradale ha perciò denunciato un giovane di circa 20 anni.
Stando a quanto ricostruito, probabilmente perché viaggiava a velocità sostenuta lungo la centralissima via Giovanni XXIII, l’automobilista ha impattato con la sua utilitaria contro i grossi vasi sistemati davanti all’opera, proprio con lo scopo di proteggerla. Ma non è bastata. Il murale, realizzato qualche mese fa dall’artista Alaniz ha subito danni che, si spera, possano essere riparati.
Dell’accaduto è stata informata la Polstrada che, eseguiti gli accertamenti del caso, ha denunciato il responsabile.
Un episodio che ha sollevato un vespaio di polemiche, anche legate alla mancanza di rispetto delle norme dettate dal Codice della Strada.
Come si ricorderà, il 29 ottobre del 2018, un giovane – sempre alla guida della sua auto – sfondò letteralmente la parete della struttura distruggendo il murale che, solo un anno prima, era stato realizzato dall’artista argentino Alaniz. L’opera era dedicata alle vittime del femminicidio e intitolato alla memoria di Stefania Cancelliere, la giovane donna isernina uccisa dall’ex compagno nel giugno del 2012.
Quella notte il 26enne fuggì, dopo aver fatto rimuovere la macchina con il carroattrezzi, ma venne ben presto identificato e denunciato dagli agenti della Squadra Volante. Ai poliziotti raccontò di essere andato via per paura, ma di essersi pentito del gesto.
Tanta, anche in quell’occasione, l’indignazione in città. Il Comune, dal canto suo, si mise subito al lavoro e, nel giro di qualche mese, Alaniz tornò nel capoluogo pentro. L’artista, la scorsa primavera, realizzò quindi due nuovi murales all’auditorium e altri all’ingresso di Isernia Nord.
Deb.Div.

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