Sullo sforamento del patto di stabilità 2010 è necessario fare chiarezza. Questo è il senso della decisione assunta dai giudici del Tar del Molise che accogliendo il ricorso presentato dall’ex sindaco Gabriele Melogli, dall’ex assessore alle finanze Piero Sassi e altri, ha sospeso la delibera numero 8 del 16 luglio scorso, firmata dal Commissario Straordinario Annunziato Vardè, che certificava per il 2010 lo sforamento del patto di stabilità per 3 milioni e 700mila euro e un disavanzo di 1 milione e 100 mila euro. Cifre fortemente contestate da Melogli e Sassi che attraverso il ricorso al Tar hanno voluto da una parte difendere l’azione della propria amministrazione e dall’altra censurare il comportamento del Commissario che non aveva inviato le controdeduzioni alle osservazioni della Corte dei Conti. In sostanza, secondo ciò che sostengono i ricorrenti, le controdeduzioni ai dubbi espressi dalla Corte dei Conti avrebbero potuto chiarire alcuni aspetti fondamentali della contabilità. Tra l’altro l’ex sindaco Melogli ha sempre respinto l’ipotesi di un possibile disseto finanziario, continuando a sostenere la regolarità dei bilanci approvati dalla sua giunta. A questo punto bisognerà verificare quali saranno le conseguenze della sentenza del Tar.

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