L’associazione culturale “Agorà” in occasione del suo primo anniversario ha varcato, sabato 9 dicembre, i cancelli della Casa Circondariale di Larino, offrendo lo spettacolo dell’artista avellinese Maurizio Picariello. “Il cantastorie – L’uomo che parla al cuore” il titolo dell’evento che, per circa due ore, ha intrattenuto i detenuti ospiti della casa. Picariello, ingegnere di professione ed artista per passione e vocazione, si è esibito con un repertorio da vero outsider, poeta, cantastorie, menestrello, scrittore, autore, compositore, appassionato di medicine non convenzionali, studioso delle religioni e delle tecniche meditative, accompagnato dalla sua inseparabile chitarra, ha parlato dell’amore e della vita, regalando momenti e spunti di riflessione a tutti i presenti, invitandoli a guardarsi intorno per cogliere tutto il bello che la vita ci regala e che spesso non riusciamo a percepire, trascinati come siamo dai ritmi frenetici del mondo di oggi. Non sono mancati gli intermezzi di intrattenimento ironico e le battute, anche con la partecipazione del pubblico. L’artista, non nuovo ad esperienze presso strutture carcerarie, si è mostrato subito a proprio agio con tutti, mostrando veramente una capacità di aggregare, coinvolgere e galvanizzare i presenti su alcuni temi veramente importanti della nostra vita, partendo dal concetto di amore declinato in tutte le forme possibili. Il suo curriculum è di tutto rispetto, 8 libri pubblicati tra romanzi e raccolte di poesie, 2 album musicali, oltre a collaborazioni importanti con artisti quali Clara Moroni, musicista e vocalist della band di Vasco Rossi. Le sue esperienze lo hanno portato in diverse località, piazze, chiese, case di cura, carceri, oratori, scuole, locali pubblici, non solo in Italia ma anche all’estero, con un unico filo conduttore quello dell’amore, la vita, la natura, l’ambiente, l’amicizia, la fratellanza, la solidarietà, con la consapevolezza che la vita è un viaggio continuo in cui non ci fermiamo mai, se non per brevi periodi, “la vita è un treno non una stazione ferroviaria” come scherzosamente dice l’artista. Picariello è “un artigiano della parola” che, conciliando con straordinaria abilità l’emisfero razionale e quello emozionale del cervello, riesce a fondere magistralmente la sua professione tecnica di ingegnere ambientale con la sua attività di artista poliedrico e a tutto tondo, capace di offrire al pubblico materia su cui riflettere. L’associazione “Agorà”, presente all’evento con una nutrita rappresentanza tra soci e direttivo, ha toccato un tasto molto importante della propria mission, quello sociale che non poteva trovare collocazione migliore se non dentro una struttura, quella della Casa Circondariale di Larino, molto attenta al recupero ed all’integrazione sociale di persone impegnate in un importante percorso per ritrovare la propria dimensione di uomini e di cittadini. Un grazie di cuore, oltre naturalmente all’artista ed al suo staff composto dai musicisti Tafuri e De Prisco, va rivolto alla direttrice della struttura, dottoressa Rosa La Ginestra, ed a tutto l’organico, dai docenti del carcere, al personale ed alla polizia penitenziaria, che con il loro quotidiano lavoro e la loro umanità sono riusciti a creare un ambiente di grande solidarietà e collaborazione, propedeutico per una vera integrazione nella società civile, società che ha il dovere di accostarsi ai detenuti con il massimo rispetto e senso di responsabilità, ma soprattutto senza nessun tipo di pregiudizio. Sicuramente un bel modo di salutare le imminenti festività, augurando a tutti un sereno Natale…

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