Relativamente combattuta la sfida a tre a Larino per la successione a Vincenzo Notarangelo. Nello spoglio notturno il candidato favorito alla vigilia Pino Puchetti balza subito in testa e comincia a macinare un vantaggio che via via si dilata, fino a diventare irraggiungibile. Puchetti, che all’anagrafe fa Giuseppe, vince le elezioni amministrative col 47,40% e 1.931 voti, contro i 1.688 di Vito Di Maria, capace di portare il Germoglio al 41,44%. Meno competitiva si è rivelata la lista che candidava Franco Rainone, ferma all’11,14% con 454 voti. Ma quali sono state le dichiarazioni a caldo del neo primo cittadino?
«Le sensazioni erano positive anche se è stata una campagna elettorale molto dura per una serie di aspetti. Innanzitutto perché il candidato sindaco Vito Di Maria aveva organizzato una lista già da qualche mese, quindi noi abbiamo dovuto recuperare nei trenta giorni della campagna elettorale, però sono felice perché ogni membro della mia squadra mi ha dato una grossa mano. È stata una vittoria di tutto il gruppo, e quindi ci tengo a ringraziare gli amici che erano in lista con me e che mi hanno portato alla vittoria. Per quanto riguarda gli altri sfidanti devo riconoscere che è stata sostanzialmente una campagna elettorale all’insegna della correttezza.
Quindi ringrazio anche loro. Adesso ovviamente non so come sarà strutturata l’opposizione, ma spero che si possa comunque fare un ragionamento unitario per cercare di rilanciare questa comunità. Tra le priorità c’è molto da fare, noi abbiamo elaborato un programma che è stato ampiamente spiegato nei molti incontri che abbiamo avuto con la collettività. innanzitutto rimettere a posto la pianta organica della struttura comunale. Poi puntiamo alla valorizzazione del nostro patrimonio architettonico archeologico così come sull’agroalimentare, perché pensiamo che Larino possa svolgere un ruolo primario in questo settore. Poi un’altra importante idea è quella di restituire un giusto ruolo al nostro Vietri. Già dai prossimi giorni dovremmo cercare di interloquire con la regione e con il governatore Toma, perché sappiamo che tra qualche mese c’è la nuora riorganizzazione del piano sanitario regionale e noi dobbiamo essere pronti con un progetto per rilanciare la nostra struttura. Attenzione particolare al reparto oculistica e non solo.
Chiederemo un incontro per sapere in che modo intende riorganizzare la sanità regionale». Nelle altre idee, annuncia la proposta del centro di servizi regionale per la medicina di prevenzione, strutture poco diffuse nel mezzogiorno ma che potrebbero essere utili al rilancio dell’intero indotto sanitario. Infine, il messaggio d’impegno politico. «Ho sempre promesso il massimo impegno nell’attuare il programma da noi proposto. Oggi rinnovo questo mio impegno, daremo tutto per attuare i punti del nostro progetto».

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