Ci vorrà ancora qualche giorno per poter restituire il feretro del 47enne Michele Cesaride ai familiari, alla moglie e ai due figli in particolare, per la celebrazione dei funerali. Nonostante il pressing del legale incaricati Michele Urbano, non è stato possibile effettuate l’autopsia contestualmente all’espianto degli organi, scelto per volontà dell’uomo – che era conducente della ditta di autolinee Calzolaro – e degli stessi congiunti, dopo che i medici avevano dichiarato la morte cerebrale, a seguito del malore che lo aveva colpito alle 11 di martedì mattina, nella sua abitazione di Larino. L’uomo è deceduto nella serata di giovedì nel reparto di rianimazione neurochirurgica dell’ospedale Casa sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. Gli organi, tranne le cornee, sono stati espiantati ieri mattina. Come ci conferma lo stesso Michele Urbano, «martedì 24 luglio alle 16 il Pm Fabio Papa – che ha in carico il fascicolo con informativa del Nas ed esposto dei familiari per omicidio colposo, omissione di soccorso e interruzione di pubblico servizio – darà l’incarico ai periti che poi decideranno quando fare l’autopsia». Come mai non hanno rispettato le vostre volontà? – abbiamo chiesto al legale – «Abbiamo raggiunto un accordo perché non si riuscivano a rispettare i tempi per il conferimento di incarico», ha precisato l’avvocato di fiducia della famiglia Cesaride, che ha raggiunto così il compromesso con le esigenze medico-legali della Procura, poiché voleva donare a tutti i costi gli organi. Per l’espianto l’ospedale garganico ha fatto riferimento al Centro trapianti di Bari. La salma resterà nell’obitorio dell’ospedale di San Giovanni Rotondo dove, martedì prossimo, sarà conferito l’incarico per l’autopsia. Nei giorni successivi il corpo dell’uomo tornerà a Larino per il rito funebre. La moglie dell’uomo, rimasta sempre al capezzale del congiunto, è stata seguita da psicologi del presidio ospedaliero. La famiglia è rientrata ieri in paese. Intanto, stasera, alle 19, manifestazione di protesta a Larino, sulla sanità pubblica e quanto avvenuto a Michele e si prevede una partecipazione da ogni angolo del Molise. Infine, cresce l’attesa anche per il responso dell’ispezione ministeriale compiuta dalla delegazione inviata dalla Ministra della Salute Giulia Grillo, accompagnata dai Carabinieri del Nas, che hanno avuto modo di reperire testimonianze e documenti nella visita di due giorni fa all’ospedale San Timoteo di Termoli per valutare l’accaduto. L’ambulanza, al momento della richiesta di intervento era impegnata su un altro caso, mentre la Tac al San Timoteo di Termoli era in manutenzione programmata. Il report potrebbe essere consegnato a breve.

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