Il Trigno a valle dello sbarramento di San Giovanni Lipioni, comune abruzzese che si trova tra Trivento e Roccavivara, è ridotto ai minimi termini.
Come si vede dalle foto scattate domenica scorsa da un nostro lettore il letto del fiume a valle del piccolo invaso utilizzato per il prelievo dell’acqua è diventato una distesa di pietre.
La lunga siccità dei mesi estivi, a cui si è aggiunto il caldo anomalo di questi giorni, ne ha ridotto notevolmente la portata riducendolo a poco più di un rigagnolo. All’altezza del santuario di Canneto nell’alveo sono rimaste soltanto pietre e sterpaglie secche.
Il Trigno, che scorre a confine con l’Abruzzo, fornisce acqua alla costa adriatica ed in particolare ai comuni di San Salvo e Vasto. Anche più a monte in provincia di Isernia, ne è un esempio l’invaso di Chiauci, l’acqua da tempo ormai scarseggia. Quando si verificano lunghi periodi di siccità sarebbe forse il caso di ridurre anche i prelievi destinati all’agricoltura per evitare che il fiume muoia.
Il problema si è già presentato in passato quando si sono verificati lunghi periodi di siccità. Non piove ormai da diversi mesi e le sole sorgenti a monte, che si trovano a Vastogirardi, non sono più sufficienti ad alimentare il fiume. Anche alcuni suoi affluenti, come ad esempio il torrente Rio a Trivento, sono in secca.
A questo punto non resta che sperare nella pioggia per evitare una crisi idrica sempre più preoccupante e che nelle prossime settimane con le attuali temperature potrebbe portare ad una situazione ancora più critica.

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