TERMOLI. Domattina, alle 10, i cancelli dello Zuccherificio del Molise si apriranno e riceveranno i primi 80 tir carichi di barbabietole, esattamente quindici giorni dopo la prima scadenza fissata per accordo dalla Newco coi bieticoltori.

Termina così un periodo orribile e denso di incertezze per l’intero comparto saccarifero, ma sarà solo la tregua del primo round per le parti coinvolte, visto che il crollo del prezzo dello zucchero rischia seriamente di ripercuotersi anche sulla redditività degli agricoltori che hanno messo a dimora nell’autunno scorso oltre 5mila ettari di prodotto. Ieri pomeriggio, al termine di un confronto di quasi 4 ore, a cui hanno partecipato l’amministratore unico Francesco Fusco, il procuratore speciale Nicola Baranello, in parte l’assessore regionale Vittorino Facciolla e i rappresentanti delle tre principali associazioni, Donato Del Mastro e Salvatore Montanaro per il Cast, Nicola Saracino per il Cnb ed Emilio Travaglini per l’Anb, fornitori e riceventi non hanno trovato una sintesi, poiché il prezzo di base dei venti euro a tonnellata non sarà accettato e partirà una opposizione che si basa sui 39 euro stabiliti nell’ottobre scorso con l’ex Ad Alberto Alfieri e inoltre una richiesta di ulteriore integrazione alla Regione Puglia, fino a 3 milioni di euro.

Insomma, nessuno vuol rimetterci e se per l’azienda il profondo rosso che si profila dovrà essere coperto anche da altre regioni e dal governo, per i bieticoltori valgono gli impegni assunti nel 2013, altrimenti è facile immaginare un contenzioso legale sfiancante, ma ciò non impedirà il conferimento delle bietole, poiché i tuberi si stanno macerando e c’è chi già stima perdite sul raccolto di circa il 20-30%, fino a 40mila tonnellate in meno.

Domattina ci sarà una vera e propria inaugurazione, con lo stesso Facciolla e il vescovo De Luca, mentre ieri e oggi proseguono le prove tecniche ‘a caldo’ con cui si mettere a regime l’impianto. L’amministratore Fusco ha voluto ringraziare dipendenti, bieticoltori, trasportatori, Baranello, Frattura e Facciolla, per quanto abbiano fatto nel voler portare a tutti i costi a vanti la campagna saccarifera.

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