Clamoroso al Cibali, anzi diremmo al Tunnel. Una mozione sottoscritta da ben 14 dei 21 consiglieri regionali (contando anche Frattura nei 21), vuole rimescolare le carte in tavola e infliggere uno stop perentorio al progetto principe dell’amministrazione comunale di Termoli. Su iniziativa dei consiglieri di opposizione al Comune di Termoli Paolo Marinucci e Michele Marone, nella giornata di ieri sono state raccolte 14 adesioni a corredo di una mozione che vuole sospendere medio tempore le procedure per il finanziamento del piano di riqualificazione del centro storico, per chiedere al sindaco di Termoli di istituire il referendum consultivo su questa opera strategica. I 14 firmatari, primo fra tutti Iorio, sono oltre all’ex governatore del Molise, Fusco Perrella, Cavaliere, Sabusco, Manzo e Federico, Di Nunzio, Ciocca, Petraroia, Di Pietro, Niro, Totaro, Scarabeo e Monaco. Una mossa spettacolare, che con quasi due terzi dell’emiciclo di Palazzo D’Aimmo vedrà in discussione e in votazione un atto ostile rispetto al modus operandi della giunta Sbrocca e di tutto il project financing che fa capo alla società De Francesco Costruzioni. L’iscrizione all’ordine del giorno della mozione verrà chiesta all’ufficio di presidenza e al presidente del Consiglio regionale Vincenzo Cotugno col crisma dell’urgenza, già dopodomani, venerdì mattina. La mozione fonda le radici non soltanto nel referendum sin qui negato alla cittadinanza e ai comitati promotori, ma anche sul parere negativo sin qui emerso dalla Soprintendenza, benché non sia quella formale della conferenza decisoria che ancora deve riunirsi. Certamente è un coagulo politico contro l’asse Frattura-Sbrocca, che ha messo insieme parti di maggioranza e di minoranza.

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