“Un manifesto per lo sviluppo: ragionamenti, proposte, impegni per il Molise su cui puntiamo”. Mancano pochi mesi (o non così pochi, vedremo…) alle elezioni regionali, ma la Uil da diverso tempo è in fibrillazione e dinanzi a una politica vuota, più volte bacchettata, ha deciso di prendere il toro per le corna, mettendo nero su bianco, anche con diversi toni cromatici a dire il vero, il proprio programma. Un programma declinato utilizzando ogni lettera della parola Molise, sia verso gli obiettivi che verso i valori. “Noi puntiamo sul Molise”, diventerà un brand, uno slogan. A tenerlo a battesimo ieri pomeriggio nell’auditorium del Cosib, messo a disposizione dal presidente-sindaco Angeli Sbrocca e rappresentato dall’assessore all’Urbanistica Pino Gallo, che ha aperto i lavori, sono stati Tecla Boccardo, segretaria generale della Uil Molise e soprattutto il leader confederale Carmelo Barbagallo, accompagnato dal nazionale Guglielmo Loy, che certo non ha usato parole lievi per affrontare argomentazioni scottanti, come le pensioni, ad esempio. Una giornata dedicata al mondo dell’Unione italiana del Lavoro in Molise, con tutti i segretari dei settori che rappresentano il fulcro del movimento sindacale. In effetti, primo step di un giovedì tutto dedicato al Molise, da parte del leader Barbagallo, l’incontro nella sede di via Pertini, un conclave vero e proprio, al riparo da occhi indiscreti e dalla stampa. Dalle 11 alle 12.30 sono stati sviscerati i temi di politica sindacale nazionale e locale. Poi, spazio alla convivialità. Trasferimento della carovana al nucleo industriale, col pranzo assieme agli operai alla mensa allestita dal ristorante Rivolta del Re. Quindi, l’incontro all’Auditorium del Cosib, dove i dirigenti della Uil Molise sono giunti alla spicciolata, redarguiti bonariamente anche dal segretario Uiltec Carlo Scarati e lavori slittati di buoni 45 minuti. A tenere banco la divulgazione e presentazione del manifesto per lo sviluppo. Esempi eclatanti citati dalla Boccardo, intervenuta dopo l’apertura affidata a Pino Gallo, che ha richiamato anche per conto di Sbrocca (a Roma per impegni istituzionali) importanti opportunità da cogliere, come le Zone economiche speciali, ma non solo. Tecla ha bastonato sui ritardi della Regione, ma non ha sottolineato negativamente l’assenza del governatore Frattura, che ha inviato una lettera in cui si dice concorde ad aprire un tavolo di discussione programmatico. La Boccardo ha posto come esempio di cattiva gestione lo Zuccherificio del Molise, affogato dai debiti nonostante rimesse milionarie annue della parte pubblica e che ora che si è capito come andasse riconvertito a suo tempo, è troppo tardi.
IL MANIFESTO PER LO SVILUPPO
“In una stagione che presenta vecchi e nuovi problemi, ma dove si intravedono opportunità da utilizzare appieno per agganciare la ripresa economica, al fine di affrontare con consapevolezza le diverse emergenze occupazionali e sociali, per impostare con determinazione le battaglie per il lavoro, l’occupazione e la qualità della vita delle nostre popolazioni, il nostro Sindacato, ancora una volta, mette in campo le proprie idee e le sue proposte”. Incipit del manifesto per lo sviluppo che vede tra gli obiettivi, sillabando: Meridione, sui cui scommettere; Opportunità, da cogliere e da creare; Lavoro, che vogliamo tutelato e garantito a tutti; Investimenti, da pretendere e realizzare; Sviluppo, equilibrato, progettato e programmato; Eccellenze, Da valorizzare e perseguire. Nei valori: Meriti e bisogni in giusto equilibrio; Orgoglio, di una terra ricca e di una popolazione sana; Libertà, di pensiero, di iniziativa, di azione; Indipendenza, siamo capaci di guidare da noi le nostre realtà; Socialità, assieme si può tutto; Evoluzione, perché il futuro lo si disegna oggi. “Insomma, non il consueto elenco di problematiche aperte o di vertenze in sofferenza, ma un tentativo di elaborare, noi, un’idea forte, un progetto di futuro, articolandolo, anche dal punto di vista espositivo – si legge nell’opuscoletto – in modo non formale e il meno possibile in ‘sindacalese’. Il percorso che auspichiamo e per cui lavoreremo”. Scorrendolo tutto, anche la M assume un terzo significato: quello del Made in Molise, la O diventa anche Occupazione, la L non solo Lavoro, ma un importante sottoinsieme: i contratti di Lavoro. La I assomma l’Industria, l’Innovazione e l’Istruzione. Non è finita qui la carrellata, la S si connota per la Sostenibilità e la Salute e, infine, la E. La E come Emergenze, governare i fenomeni per disegnare un futuro di crescita per il Molise, di benessere per le sue popolazioni.
L’UNITA’ SINDACALE
Per la Uil l’unità sindacale è un obiettivo strategico oltre che un’opportunità per dare forza alla voce dei lavoratori e dei pensionati, perseguire obiettivi, concorrere al miglioramento delle condizioni di lavoro e di vita e all’avanzamento sociale. Per questo non ci stancheremo di sollecitare occasioni di incontro e iniziative comuni con Cgil e Cisl, cercare il confronto e convenire sugli obiettivi e sulle modalità di azione. Lo faremo anche partendo da questa nostra elaborazione. Ma questo compendio di ragionamenti e proposte viene presentato a tutti coloro che hanno a cuore il Molise, che praticano la partecipazione, che sono impegnati nei partiti e nei movimenti, che agiscono nelle associazioni datoriali e del lavoro autonomo, che hanno incarichi politici e amministrativi. Ci dichiariamo, ovviamente, aperti al confronto e ci auguriamo che il tentativo che abbiamo fatto, nell’essere chiari ed espliciti, possa concorrere a definire quello che da tempo chiamiamo “un’idea forte” di cui il nostro territorio ha, a nostro parere, bisogno. Non è un sogno, ma l’obiettivo della Uil: un Molise autonomo e unito, energico e indipendente, legato alle sue radici ma allo stesso tempo veloce, reattivo e proiettato in avanti, entusiasta e non ripiegato, protagonista nel contesto culturale, economico, sociale del Paese e nell’Europa.

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