Procura della Repubblica di Larino e Guardia di Finanza di Termoli, oltre ad alcuni avvocati, sono sulle tracce di un promotore finanziario che da qualche tempo, diciamo dall’inizio dell’estate scorsa, è letteralmente sparito dal radar delle decine di clienti che gli avevano affidato ciascuno somme ingenti affinché li investisse in piattaforme operative nella Borsa valori e sui mercati finanziari. La vicenda sta montando da diverse settimane, poiché più il tempo passa e maggiore è il nervosismo dei clienti che oltre a non rientrare in possesso dei capitali, non riescono nemmeno a interloquire col loro ex investitore di fiducia, del quale si fidavano ciecamente, lasciando che gestisse il denaro senza mettere becco. Clienti non solo molisani, ma anche di altre regioni d’Italia. Alla base del comportamento da fantasma bianco un possibile corto circuito rispetto al meccanismo con cui gestiva i conti delle persone che si erano rivolte a lui sperando in rendimenti superiori accettando il rischio che comportava giocare in Borsa. Una improvvisa crisi di liquidità a cui non si è riusciti a far fronte che come un castello di carte ha fatto implodere la piramide. I clienti buggerati, ma sarà l’autorità giudiziaria a certificarlo (pendono un esposto diretto alla Procura di Larino e più di una denuncia alla compagnia della Guardia di Finanza), hanno scoperto gli artifizi mettendosi direttamente in contatto con le banche di appoggio usate per le transazioni, scoprendo amaramente che estratti conto e giacenze erano falsificate e che sui loro conti compariva un sonoro zero. Il totale delle somme gestite ammontava a quasi 2 milioni di euro.

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