Un gran bazar, da reale a virtuale e viceversa. E’ quello che è stato trovato in due distinti appartamenti a Termoli dagli agenti del commissariato di Polizia di via Cina, che coordinati dal dirigente Vincenzo Sullo sono riusciti a recuperare centinaia e centinaia di pezzi rubati dal 47enne Tommaso Russo, il pluri-pregiudicato pugliese, originario di San Severo, ma stabilitosi con la famiglia ormai da tempo sulla costa adriatica molisana. Gran bazar come il nome dell’operazione di Polizia giudiziaria da cui dirameranno sicuramente altre indagini, perché vista la mole enorme della refurtiva, non soltanto occorrerà rintracciare tutti i legittimi proprietari (qualcosa è già tornato all’ovile), ma anche gli acquirenti della merce rubata, tra ipotesi di ricettazione e incauto acquisto. Non solo, anche addebitare responsabilità a possibili complici, forse della cerchia delle proprie relazioni personali, anche perché il 47enne non ha la patente e si muoveva persino in scooter, mezzo che gli è stato prontamente sequestrato. Insomma, novità di rilievo quelle svelate dal commissariato di Polizia di Termoli sull’operazione che ha portato in carcere il 47enne da domenica scorsa a Larino, divulgate nella conferenza stampa di ieri mattina, alle 11, che ha condotto con tutti i suoi uomini e il sovrintendente Michele Grieco, che assieme ai colleghi ha operato l’arresto del ladro e accumulatore seriale. L’uomo, che ha un lungo excursus sulla giustizia abita a Termoli e proprio mercoledì, verso le 19, gli agenti di via Cina sono tornati nella sua abitazione per compiere una perquisizione. Un’attività investigativa scaturita dall’arresto del pregiudicato, proseguita con la perquisizione a casa della sua compagna, dove è stata trovata parecchia refurtiva frutto di numerosi furti compiuti sulla costa e probabilmente si cercavano nuovi riscontri altra parte del bottino. Il 47enne è stato intercettato da una volante del Commissariato e inseguito fino a che gli agenti non sono riusciti a braccarlo, bloccarlo e costringerlo a interrompere il suo tentativo di fuga. Tuttavia, il malvivente non si arrende e dopo la corsa sulla vettura, reagisce agli agenti scatenando una colluttazione. Il 47enne è stato così arrestato in flagranza di reato in nottata. In un primo momento il Pm della Procura di Larino aveva validato le accuse di furto aggravato, resistenza, lesioni a Pubblico Ufficiale e possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso. L’uomo era anche in stato di ebbrezza alcolica. Ma dopo aver valutato il suo comportante, mentre era nella cella di sicurezza del commissariato di Polizia di via Cina, il sostituto procuratore della Repubblica che ha in carico il fascicolo ha deciso di riqualificarlo come rapina impropria. A difendere il 47enne è l’avvocato Ruggiero Romanazzi, che ha assistito l’indagato dinanzi al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Larino Rinaldo D’Alonzo nell’udienza di convalida. Il pugliese ha ammesso la propria responsabilità in merito al furto dell’automobile, negando però di aver usato violenza nei confronti del poliziotto. Resta comunque in carcere per la revoca dell’affidamento in prova. Il gip D’Alonzo ha convalidato l’arresto. Tornando alla conferenza stampa, è davvero incredibile la varietà e la quantità dei bottini portati via da negozi, ristoranti, bar, enoteche, garage, box, cantine e appartamenti. Solo di biciclette di parla di svariate migliaia di euro, abbigliamento, utensili, cancelleria, olio, vino, strumenti musicali e un campionario vastissimo, che potrete meglio individuare in foto che descritto qui. Tutta roba che lui piazzava tramite Internet ed era l’espediente per sbarcare il lunario. Ora il quadro accusatorio della rapina impropria, con resistenza e lesioni a pubblico ufficiale si amplierà a dismisura, anche per la detenzione di numerosi coltelli.

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