Sulla vicenda delicata del depuratore al porto di Termoli e del sequestro delle condotte di scarico a mare oltre a quanto inviato nel giorno della notifica del provvedimento diramato dal Tribunale di Larino, il sindaco Angelo Sbrocca non intende andare, per rispetto dell’inchiesta e del lavoro della Magistratura. Ribadisce la fiducia nei giudici e nelle ragioni che lo hanno indotto a dichiararsi estraneo agli addebiti. Diverso l’atteggiamento dell’ex primo cittadino Basso Antonio Di Brino, che ha rilasciato una intervista ieri mattina in municipio, dove si trovava per partecipare a una seduta di Commissione. «Devo ancora verificare gli atti, tuttavia siccome le indagini si riferiscono ad atti che partono dal 2012 sino al 2016-2017 evidentemente si riferiscono ad un episodio del 2012.
Episodio che non ha portato ad una manifestazione di inquinamento ambientale. Condotta che è stata poi riparata tempestivamente e collaudata con una mia specifica ordinanza che dava disposizione al dirigente Belpulsi di attivarsi per risolvere il problema. Il problema poi è stato risolto, quindi ritengo che quei fatti rispetto alla vicenda in oggetto siano estremamente marginali.
Poi aveva evidentemente c’è qualcosa nell’amministrazione Sbrocca che vuole scaricare le responsabilità sull’amministrazione precedente. Su questo io sono molto tranquillo, perché la mia amministrazione durante il proprio mandato ha attivato e aveva iniziato la costruzione del depuratore in zona Sinarca ed in più aveva richiesto la progettazione per due pompe di sollevamento da realizzarsi in contrada Pantano Basso, che avrebbero risolto già dal 2015 tutti i problemi del depuratore del porto. Prendiamo atto che ci sono delle indagini in corso, prendiamo atto che c’è stato il sequestro dell’attuale depuratore ma sono estremamente tranquillo, anzi penso che questa indagine rappresenti anche un’occasione per fare chiarezza su alcune vicende che si sono verificate durante l’amministrazione Sbrocca. Nel merito dico che durante la mia amministrazione non mi risulta ci siano state forme di inquinamento così come nel 2015 o nel 2016, la situazione si è molto deteriorata con l’amministrazione Sbrocca. Accolgo quindi con favore quindi queste indagini, sono tranquillo ed ho massima fiducia nella giustizia, sono convinto della mia innocenza. Qualora dovessi essere chiamato non solo risponderò, ma porterò anche delle motivazioni che daranno forza alla mia posizione e all’operato della mia amministrazione».

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.