Atto vandalico o intimidazione? Lo stabiliranno gli inquirenti, ma al Circolo della Vela si leccano le ferite dell’ultima balorda incursione notturna. Non si sono ancora spente eco e rabbia manifestata da semplici cittadini e amministratori locali sugli atti vandalici a Piè di Castello, che pochi giorni dopo, a conferma che la mamma degli imbecilli è sempre incinta, ecco che a metà mattina il consigliere comunale Salvatore Di Francia, indignato come non mai pur essendo fuori sede in vacanza, ha informato sul raid delinquenziale messo in atto nella notte tra lunedì e martedì all’interno della struttura del Circolo della Vela Mario Cariello. Tre gommoni che servivano per i gli allievi del circolo per fare allenamenti, non solo, anche usati come supporto per i campionati di vela, sono stati squarciati e resi inutilizzabili e irreparabili. Questi mascalzoni che si sono resi protagonisti di questo inqualificabile gesto, non solo hanno arrecato un danno economico che ad occhio e croce dalle prime stime si aggira sui 20 mila euro, ma hanno privato di fare attività agonistica a dei piccoli atleti, la struttura e composta da soci che si autotassano per poter fare andare avanti le attività. Il presidente del Circolo Maurizio Di Censo quando ieri mattina ha appreso dell’episodio è rimasto allibito da tanta cattiveria, animata senza un filo logico che possa spiegarne i motivi. Qualcuno nella rabbia giustificata dovuta all’ennesimo raid vandalico, ha parlato di atti intimidatori quasi in stile mafioso. A scoprire il misfatto il custode del Circolo della Vela, nel pomeriggio di ieri è stata formalizzata la denuncia ai Carabinieri della stazione di Termoli contro ignoti.

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