Comincia la decade decisiva per il progetto più ambito dell’intera amministrazione comunale di Termoli. Dopo la mancata conciliazione del 9 gennaio, avvenuta nell’ambito dell’incontro tecnico previsto dal Codice degli appalti a Palazzo Chigi, il piano di riqualificazione del centro storico o come tutti lo chiamano tunnel, andrà al vaglio del Consiglio dei Ministri nei prossimi giorni. La presidenza attende una relazione che in questa settimana arriverà sulla scrivania del premier Paolo Gentiloni e del sottosegretario Maria Elena Boschi, poi verrà inserito nell’ordine del giorno di uno dei prossimi Consigli dei Ministri. Ma qual è l’umore nella maggioranza di centrosinistra a Termoli? Il niet con cui Mibact e Soprintendenza hanno di fatto respinto ogni ipotesi di ricomposizione bonaria della frattura emersa col ricorso sul parere decisorio della conferenza dei servizi ha innervosito e non poco e c’è chi in caso di bocciatura del progetto sarebbe disposto anche a impugnare il provvedimento del Governo alla giustizia amministrativa. Insomma, la battaglia è campale e potrebbe avere il suo riverbero anche nelle imminenti campagne elettorali. In maggioranza si è convinti dell’assoluta bontà del progetto e anche interviste recenti alla cittadinanza fatte a Termoli hanno evidenziato uno zoccolo duro che non ne vorrebbe più sentir parlare, ma anche aperture verso un programma innovativo per il centro storico.

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