Non c’è pace per la parrocchia di San Timoteo, per il compatrono della città di Termoli e per la comunità di fedeli. A cinque giorni dalla profanazione del tabernacolo e dal furto delle ostie consacrate, avvenuto peraltro anche in cattedrale, un folle, non possiamo che definirlo tale, ha pensato bene di rovinare il passaggio della processione dinanzi alla chiesa intitolata al discepolo di Paolo, riuscendo a passare con la sua auto prima che i vigili bloccassero la circolazione e a mostrarsi come sua madre l’ha fatto. Probabilmente con molta birra (o altro) in corpo, l’uomo, all’apparenza di mezza età, ha slacciato la cinta dei suoi pantaloni e si è calato le mutande, rimanendo con i gioielli della corona in bella vista dinanzi alla folla sgomenta che stava aspettando il passaggio del Santo. L’ennesimo gesto sacrilego e blasfemo perpetrato con lo sventolio dei genitali davanti a donne, anziani e bambini.

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