Due ragazze di venti e ventidue anni. Di origine balcanica che ogni giorno arrivavano in città per mettere a segno truffe ai danni degli anziani. Purtroppo per loro però questa volta i due malcapitati hanno deciso di sporgere denuncia ed i carabinieri del comando di via Brasile le hanno rintracciate in men che non si dica in quanto alcuni giorni prima erano state fermate e condotte in caserma per accertamenti. Una volta giunte a Termoli dalla provincia di Foggia, stazionavano sempre sulla stessa panchina nei pressi del vecchio ospedale e poi sceglievano le vittime. Probabilmente venivano accompagnate, lasciate e poi prelevate da altri complici sui quali si sta adesso indagando. Nel primo caso ad un anziano di 82anni del posto hanno fatto credere di essere in grado di vendergli un mezzo agricolo per 1500 euro. Forse l’uomo dopo averle accolte nella sua abitazione aveva lasciato intendere di dover acquistare un mezzo agricolo e le due ragazze non se lo sono fatto ripetere due volte. Ma una volta consegnato il denaro sono sparite nel nulla. Nel secondo caso invece sono riuscite ad entrare in casa di una 80enne del posto con la scusa di essere volontarie della Caritas e di dover reperire cibo e vestiti. Avevano indosso anche una casacca bianca e mentre distraevano l’anziana donna una delle due complici è riuscita a portare via preziosi da un armadio per alcune migliaia di euro. All’apparenza educate e ben vestite, disponibili al dialogo.
Ma pronte a rubare in casa altrui alla prima occasione. Ai carabinieri è però bastata la segnalazione per far partire le indagini, fermare e denunciare le due donne dell’est con l’accusa di truffa aggravata. Per loro è stato proposto anche il foglio di via obbligatorio. «È stato semplice rintracciarle – ha spiegato in conferenza stampa il maggiore dei carabinieri di Termoli Fabio Ficuciello – grazie al controllo del territorio e del lavoro dei militari di Termoli. Ma anche grazie alla naturale timidezza che le vittime hanno superato denunciando la truffa. Le autrici erano state fermate giorni prima per controlli. E di conseguenza è stato semplice confrontare le due situazioni ed attribuire le truffe alle due donne». I carabinieri da sempre sono impegnati sul territorio per tenere alta l’allerta contro questi fenomeni. «Noi invitiamo alla prudenza – ha concluso il maggiore Ficuciello – e a non fornire informazioni sensibili e di carattere personale a giovani persone che si approcciano con interessi di carattere criminale. Il truffatore solitamente è una persona intelligente e spregiudicata. Ha capacità dialettiche e cerca di entrare in empatia con la vittima. Ha un acuto spirito di informazione ed è veloce nel captare quei dettagli e quelle informazioni che portano poi alle truffe.
Il nostro interesse è di reprimere queste situazioni, ma anche di incontrare gli anziani, persone fondamentali alla nostra società, per fornire suggerimenti al fine di scongiurare truffe e furti in appartamento».

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