«Il colle sta franando ancora. Avevamo tolto la terra due mesi fa». Con uno spirito di grande amarezza, una delle residenti di via Rio Vivo ci aveva confermato lo scorso 26 febbraio tutto il disappunto provato per l’ennesimo rischio a cuoi sono stati esposti, a causa della frana del costone che dalla ferrovia degrada verso la zona a Sud di Termoli. Ebbene, a distanza di pochi giorni, poco più di una settimana, ieri il problema si è ulteriormente aggravato. «Abbiamo chiamato i Vigili del fuoco – si ribadisce la residente – stiamo aspettando il funzionario da Campobasso. La melma è arrivata sulla strada». «La terra continua a cedere con le copiose piogge. I proprietari del terreno di sopra non vogliono dare l’autorizzazione al Comune per procedere ai lavori di messa in sicurezza nella loro proprietà. I lavori venivano fatti dal Comune con un finanziamento concesso dalla Regione Molise, per la messa in sicurezza del costone Rio vivo. Assurdo!». Così, si aggrava con il maltempo di questi giorni e le continue piogge la situazione sul costone che sovrasta il quartiere di Rio Vivo. Il fango e la melma ormai hanno raggiunto la sede stradale e i residenti hanno contattato di nuovo i Vigili del fuoco. Giunti sul posto in tarda mattinata, di concerto con l’ufficio tecnico del Comune di Termoli, è stato disposto lo sgombero di sei persone per i numeri civici 272 e 274, tra cui una disabile e due bambini, che ora sono sistemati in un b&b a spese del Comune. Smottamento che ha provocato una colata di fango a ridosso delle abitazioni che già vennero sgomberate lo scorso anno, durante l’emergenza meteo del 20 gennaio, quando piovve così tanto da far temere persino per la tenuta della diga del Liscione. I proprietari degli immobili a rischio stanno rivivendo costantemente l’incubo ancora.

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