Gli operati Fca di Termoli in trasferta a Pomigliano d’Arco rafforzano il progetto del Soa, il sindacato degli autorganizzati. «La manifestazione di protesta del 23 marzo scorso fuori dai cancelli di Pomigliano D’Arco ha dimostrato la validità del progetto di autorganizzazione degli operai. Abbiamo detto no al peggioramento delle condizioni – ribadisce Andrea Di Paolo – alla continua cassa integrazione, quindi alla pulizia di soldi pubblici, a chi per coprire le falde finanziarie, manageriali e sindacali ne ha fatto un vessillo di miglioramento delle condizioni operaie in Italia. Il Soa – Sindacato operai autorganizzati – nato nel basso Molise nella fabbrica Fca di Termoli ha ottenuto il suo primo risultato scommettendo sull’autorganizzazione degli operai di tutto il gruppo e precisamente da Termoli, Mirafiori, Melfi, Cassino e Pomigliano. Non volevamo numeri pubblicitari di adesione alla manifestazione con sciopero del 23 marzo indetto dagli operai autorganizzati ma intenzioni chiare da chi è interessato ad un progetto operaio nato dal basso che deve crescere gradualmente, come dice un detto: la gatta frettolosa fece i figli ciechi. La Fca unitamente alle sigle sindacali non ha perso tempo dalle prime ore del 23 marzo a comunicare un flop politico della manifestazione quindi dello sciopero, invece gli animi e la volontà degli operai dicono altro, molta è stata la solidarietà dei precari, dei trasfertisti che con le mani legate dal ricatto non hanno potuto aderire alla protesta, i numerosi manifestanti presenti da varie situazioni hanno dato forza e spinta per poter crescere contro l’arroganza di chi vuol far passare un’altra visione della realtà, intanto parte del mondo sindacale anche di base ha rinunciato anche alla protesta, per questo che la cosa ha ancora di più valore, questa manifestazione partita da operai che indipendentemente dalla sigla sindacale hanno tessuto profondamente una riscossa, di certo alla luce dei fatti si è destinati a crescere a discapito di chi fa ancora una politica distante dagli operai. Promesse, fumo negli occhi, numeri aleatori, come Soa continueremo nel coinvolgimento teso ad essere ancora più ampio negli animi e nella coscienza degli operai per poter continuare a costruire una realtà e un’alternativa di risposta non solo verso Fiat ma contro tutto il sistema che continua a creare povertà, incertezza, paura, renderemo pubbliche prossime iniziative. Avanti tutta!»

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