Tre indagati per omicidio colposo dalla Procura di Larino per la morte del 55enne operaio Fca Massimo Lombardi, avvenuta nella tarda serata del 12 dicembre 2016, quindi quasi un anno e mezzo fa. Oltre a questa indagine penale, c’è anche una istruttoria portata avanti dai Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro. La vicenda è tornata di nuovo alla ribalta poiché nel pomeriggio di ieri c’è stata l’estumulazione della salma dell’uomo, necessaria per compiere il prelievo di organi da parte dei medici legali incaricati dalla magistratura, che ora dovranno analizzare per consegnare il referto alla stessa Procura. La morte del 55enne, accaduta al rientro del lavoratore sul turno di notte al motore 16 valvole di Rivolta del Re, da cui era stato esonerato per un periodo a causa delle sue condizioni fisiche, fece molto scalpore negli ambienti sindacali e la Fiom-Cgil. «Con preavviso di soli 15 giorni da parte dell’azienda era stato reintrodotto nel turno notturno, senza essere stato sottoposto a visita preventiva o esami specialistici dettati dalla sua condizione, secondo il protocollo di sorveglianza sanitaria», affermava la Fiom-Cgil, che il giorno successivo al decesso, insieme agli Rls, inviò una richiesta di incontro urgente alla direzione Aziendale Fca Italy Spa di Termoli, alla Rspp della medesima azienda e al medico competente, per avere informazioni e chiarimenti. La richiesta inoltrata non ottenne nessun genere di risposta. Il 27 febbraio 2017, la stessa sigla ha depositato presso la Procura di Larino la richiesta di accertare se siano ravvisabili nei fatti descritti una o più ipotesi di reato. Agli inizi di marzo, sempre del 2017, tramite il senatore Giovanni Barozzino (operaio alla Fca di Melfi), e parlamentare di Sinistra Italiana, membro della commissione parlamentare, la vicenda diventa oggetto di esame della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro e sulle malattie professionali, costituita ai sensi dell’articolo 82 della Costituzione. Per consentire le operazioni di estumulazione e di prelievo dei tessuti, ieri pomeriggio, a partire dalle 13, il cimitero di Termoli è stato chiuso al pubblico.

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