Vigili urbani a caccia di genitori, casi che contano sulle dita di una mano, appena 5, per notificare il provvedimento che vieta l’ingresso nelle strutture didattiche per i piccoli fino a 6 anni senza la documentazione che attesti le avvenute vaccinazioni. E’ quanto successo ieri a Termoli. C’era da aspettarselo, anche se la realtà è sempre un’altra cosa. Il 30 aprile sono scaduti i termini per la presentazione da parte dei dirigenti scolastici delle documentazioni relative alle vaccinazioni. Al termine della procedura, nel caso si riscontrino bambini/ragazzi non in regola con le vaccinazioni l’Asrem avvia la procedura per il recupero dell’inadempimento, al fine di adempiere all’obbligo vaccinale. Qualora la procedura di recupero non vada a buon fine, i bambini della scuola dell’infanzia e dei nidi non potranno più frequentare, mentre i genitori degli alunni della scuola primaria e secondaria andranno incontro ad una multa tra i 100 e i 500 euro. Ma cosa è successo a Termoli? Attraverso la struttura dell’assessorato alle Politiche sociali sono stati inviati alcuni incartamenti al comando di Polizia municipale per la notifica ai genitori inadempienti relativi ai bimbi fino ai 6 anni. Notifiche che sono in corso in queste ore e che hanno suscitato subbuglio sia nei diretti interessati che nelle loro cerchie più strette, tanto che si sta formando anche un gruppo di coloro che sono stati bersagliati dai provvedimenti, peraltro attesi, visto l’iter alquanto amplificato nel corso degli ultimi mesi. L’iter da seguire era stato diramato dal Ministero della salute il 27 febbraio scorso, con una circolare molto esplicativa. Su questa vicenda abbiamo contattato la vice sindaca e assessore all’Istruzione, Maricetta Chimisso, che ci ha confermato i riferimenti normativi per l’esclusione dal servizio educativo. «È la circolare congiunta di applicazione della legge 119/2017. Semplicemente, a Termoli come Pubblica amministrazione siamo tenuti a rispettare la legge. In ogni caso nei mesi precedenti abbiamo avviato interlocuzioni con le famiglie, anche in sintonia con l’Asrem. Senza esito. Per quanto mi riguarda la mia posizione a favore dei vaccini e di tutela dell’infanzia è ben nota. E si fonda sulla scienza».

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