Si tornerà in aula dinanzi al Gup Daniele Colucci il prossimo 25 giugno per stabilire se ci sarà il rinvio a giudizio o meno dei due funzionari Iacp accusati dalla Procura di Larino di omicidio colposo, per la disgrazia che costò la vita in un cantiere edile al 51enne carpentiere Antonio Splendido, l’operaio che perse la vita giusto due anni fa, il 26 giugno 2013. Una morte bianca avvenuta a Termoli, mentre era al lavoro per la realizzazione della palazzina Iacp in via dei Ciclamini, nel quartiere di Colle Macchiuzzo, alla periferia sud della città. Si concluse nel giugno di 3 anni fa la prima fase dell’inchiesta, con le decisioni del giudice per le udienze preliminari del tribunale di Larino, che ha rinviato a giudizio gli indagati riconducibili alle ditte aggiudicatarie dell’appalto e sub-appaltatrici, tra cui quella dello zio di Antonio, presso cui lavorava. Diversamente, il gup Roberto Cappitelli ha ritenuto di dover prosciogliere sia Nicola Lembo che Antonio Procino, dello Iacp di Campobasso, difesi dagli avvocati Mimmo Bruno e Fabio Del Vecchio. Ma la Cassazione, su ricorso delle parti civile e della stessa Procura, ha annullato il proscioglimento e disposto una nuova udienza preliminare. Il 51enne originario di San Severo, era deceduto dopo essere caduto dal secondo piano dell’edificio in costruzione mentre si trovava su una tavola di legno sporgente, che probabilmente non ha retto più il peso dell’uomo. Una caduta violenta, che non ha lasciato scampo allo sfortunato pugliese, che dovrebbe essere sopravvissuto ancora per qualche secondo, prima di perdere la vita a causa delle gravi lesioni interne. A vedere che l’uomo muoveva ancora un braccio fu una donna che abita in una palazzina poco distante, in linea d’aria col cantiere dove si è verificato l’infortunio mortale. Il 51enne venne subito soccorso dagli altri operai, nel frattempo era partita la segnalazione al 118 e in breve tempo auto medica e due ambulanze della Misericordia si sono portate sul posto, ma il dottore una volta giunto vicino al corpo di Antonio Splendido non ha potuto che constatarne l’avvenuto decesso. Una storia sfortunata quella della famiglia Splendido, tutta dedita ai lavori edili, poiché un parente di 55 anni, peraltro omonimo, morì sempre in Molise, a Montenero di Bisaccia, il 30 aprile del 2009 e un altro fratello subì la stessa sorte due anni prima ancora.

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