E’ trascorso oltre un mese dall’ultima volta, nella terza decade di giugno, ma dal presidio di protesta dinanzi all’assessorato alle Politiche sociali nulla è mutato e per la famiglia Mascilongo si rinnova giorno dopo giorno lo spettro di finire in mezzo a una strada. Un tira e molla che dura da mesi, che ha visto il capofamiglia Pasquale, che cerca di sbarcare il lunario con la borsa lavoro del Comune di Termoli, denunciare una condizione di disagio assoluta. Sua moglie è malata, non sta bene e ciononostante rischiano di essere buttati in mezzo alla strada. C’è uno sfratto esecutivo che pende come la spada di Damocle sul loro capo. Non hanno figli e ancor meno certezze. A perorare la loro causa ad ora sono i sindacalisti dell’Usb Molise Sergio Calce e Rossella Griselli, che a più riprese hanno contattato l’amministrazione comunale adriatica e incontrato anche sindaco e assessore alle Politiche sociali e vice sindaca Maricetta Chimisso nelle scorse settimane. Il problema alloggio, tuttavia, non è stato affatto risolto, come denunciano ieri mattina, in un nuovo sit-in a piazza Sant’Antonio. Un presidio per manifestare la necessità di avere una casa da condividere con la moglie. Pasquale Mascilongo, 41enne termolese, anche ieri mattina si è recato in Comune ma non è stato ricevuto per l’assenza del’assessore alle Politiche Sociali. Tempo fa ha perso il lavoro, era netturbino della Teramo Ambiente e non gli è stato rinnovato il contratto. Poco dopo non ha potuto più pagare l’affitto e si è momentaneamente trasferito a casa di un amico con la moglie di 39 anni affetta da una forte atrofia muscolare. La donna cammina solo con le stampelle e necessita dell’aiuto del marito così come dicono i certificati medici che Pasquale ha portato con in municipio. Il comune di Termoli aveva proposto alla donna un posto in una casa di riposo che è stato rifiutato. Oggi Pasquale accompagnato dal sindacalista Sergio Calce ha tenuto un presidio per raccontare la sua storia. «Siamo qui a protestare – ha detto Sergio Calce dell’Unione Sindacale di Base – perché c’è l’emergenza di una donna gravemente malata con il marito senza lavoro. Abbiamo fatto questo presidio, ma lo avevamo già fatto, perché è impossibile che in una città come Termoli non si trovi un alloggio anche minimo per sistemare queste due persone. Ci sono certificati che parlano chiaro, la signora non può stare da sola. Il Comune aveva proposto una casa di riposo ma non va bene. Mi auguro che il sindaco faccia una valutazione complessiva al fine di trovare una soluzione. Fino a quel momento continueremo il nostro problema affinché si trovi una soluzione di emergenza per questa famiglia. In un momento nel quale non c’è lavoro è impossibile non trovare una soluzione per una donna malata». Una situazione da cui uscire il più presto possibile, Pasquale Mascilongo è senza lavoro e la casa in cui alloggia attualmente è stata messa in vendita e quindi non si sa per quanto tempo ancora potranno essere ospiti. Le preoccupazioni maggiori derivano però dalle condizioni fisiche della moglie. «Si vive – ha detto Pasquale Mascilongo – alla giornata in attesa di una soluzione che al momento non arriva. Cerco di mantenere tranquilla mia moglie, è abituata ad essere assistita da me. Quindi l’eventualità che sia allontanata, sfido a chiunque a non cadere in depressione. L’unica cosa che chiedo è di non dividere il nucleo familiare. Questo chiedo all’assessore Chimisso, è impossibile che non ci siano soluzione, che stanno a fare in Comune?».

Un Commento

  1. Arianna di Biase scrive:

    Giustissimo. E’ inaccettabile un silenzio del genere!!

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