Non molla la società Bio.Com. srl nel chiedere i danni al Comune di Termoli per la mancata concessione dei permessi e la mancata realizzazione della centrale a biomasse che vide di fronte da imprenditore e sindaco nel 2010 Paolo di Laura Frattura e Antonio Basso Di Brino. I legali della società ora guidata da Vittorio Del Cioppo, infatti, hanno impugnato al Consiglio di Stato la precedente sentenza emessa dal Tar Molise nel dicembre scorso. In secondo grado i legali Filippo Pacciani e Alessandro Botto hanno chiesto l’annullamento di quella decisione e la conseguente condanna del Comune di Termoli al pagamento di 4.376.924 euro, a titolo di risarcimento del danno ex art.30 del cpa, oltre interessi e rivalutazione. Il Tar Molise, che ha respinto la richiesta di risarcimento del danno, tra le motivazioni considerarono che la decisione del Comune di Termoli di auto-vincolarsi alla ponderazione delle emergenze idrogeologiche censite dalla cartografia del P.A.I. e dei relativi indirizzi di tutela, prima della loro formale approvazione, appare comunque rispondente ad una regola di buona amministrazione e coerente con il generale principio di precauzione oltre che rispondente alle indicazioni della circolare dell’Autorità di Bacino prot. 189 del 6 marzo 2008 che invita a non sottovalutare o ignorare le informazioni contenute nel P.A.I. “sia nella proposizione di progettazione di interventi ma in particolare negli atti di pianificazione territoriale anche in relazione a quanto previsto nella legge regionale del 6 giugno 1996, n. 20 nonché della direttiva approvata con deliberazione di Giunta Regionale del Molise n. 3073 in data 5 agosto 1996”.
Ora, si tenta di ribaltare la vicenda e il Comune di Termoli ha autorizzato il sindaco Sbrocca a costituirsi in giudizio attraverso la delibera di giunta del 12 giugno scorso, individuando e incaricando come difensore di fiducia per questo appello l’avvocato Costantino Greco.

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