Dipendenti di Rivolta del Re tornati al lavoro già da due settimane e si comincia a dipanare la matassa intricata dell’autunno produttivo. Purtroppo, l’allarme lanciato già dalla Fim-Cisl ha trovato conferma nella riorganizzazione comunicata ieri dalla dirigenza della Fca di Termoli.
Nel pomeriggio di ieri si è riunito il Comitato Esecutivo dello stabilimento adriatico. Dopo ampia discussione sono state decise le seguenti variazioni organizzative: L’area del montaggio cambio C520 passerà a 5 giorni lavorativi settimanali dal lunedì al venerdì a rotazione su primo e secondo turno;
Nell’area del montaggio 16v le ute 127 e 128 passeranno a 15 turni, mentre le ute 126, 111 e sala prova 16v resteranno a 18 turni.
Il montaggio V6 passerà a 10 turni lavorativi dal lunedì al venerdì mentre la lavorazione V6 resterà a 15 turni. La sala prova V6 passa a 10 turni lavorativi dal lunedì al venerdì.
Sono 110 i trasfertisti di Melfi che rientreranno presso il proprio stabilimento a partire dal 10 settembre.
I nuovi orari entreranno in vigore dal 17 settembre per il reparto 16v, mentre per il montaggio cambio c520 e motori V6 dal 24 settembre.
«È un momento molto delicato per lo stabilimento di Termoli, perché siamo in una fase dove con la discesa veloce della richiesta di motorizzazione diesel a cui viene accoppiato il cambio di Termoli, si iniziano a vedere le forti ricadute produttive. L’occupazione è garantita grazie alla mobilità interna e alla varietà di prodotti che si producono a Termoli, ma urgono notizie sulle future missioni produttive – afferma Francesco Guida, dalla segreteria provinciale della Uilm – noi lavoreremo affinché Termoli continui ad essere un polo di eccellenza della meccanica all’interno del gruppo Fca».

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