C’è preoccupazione negli ambienti della Fca a Rivolta del Re. Tra gli operai e anche in diversi rappresentanti sindacali le nebbie in cui è incappato il gruppo dopo l’addio forzato a Sergio Marchionne hanno reso meno ottimista la prospettiva futura. A certificare il momento di difficoltà è stato il mercato, col mese di settembre passato agli annali con cifre negative consistenti. Le immatricolazioni in Italia a settembre sono state 124.976, in calo del 25,37% rispetto allo stesso mese del 2017. I dati sono del ministero dei Trasporti. Nei primi nove mesi sono state vendute 1.491.261 auto, il 2,81% in meno dello stesso periodo dell’anno scorso. Il dato di settembre arriva dopo la discreta crescita di luglio (+4,7%) e il forte incremento di agosto (+9,5%). Le immatricolazioni di Fca in Italia nel mese di settembre sono state 28.136, il 40,33% in meno dello stesso mese del 2017. La quota scende dal 28,16% al 22,5%. Nei nove mesi il gruppo ha venduto 398.015 vetture, con un calo del 10,56% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La quota dei 9 mesi è pari al 26,69% a fronte del 29%. «Estate in ottovolante per il mercato italiano dell’auto. Dopo un primo semestre sui valori dello stesso periodo del 2017, il terzo trimestre 2018 è iniziato con una discreta crescita in luglio (+4,7%), con un forte incremento in agosto (+9,5%) e con un calo del 25,4% in settembre». Così il Centro Studi Promotor commenta i dati del mercato italiano. Non si era in presenza di un vero boom allora e non si è in presenza di una vera caduta del mercato ora, sostiene. Secondo il presidente Gian Primo Quagliano «ci sono però le condizioni perché si verifichi un moderato recupero nell’ultimo trimestre dell’anno, anche se non sono da sottovalutare le incertezze del quadro economico». «L’andamento dell’estate 2018 – spiega il Csp – è dovuto all’esigenza delle case automobilistiche di smaltire entro agosto le giacenze di vetture non omologate Euro 6C o Euro 6D temp anche in relazione all’introduzione, sempre dal primo settembre, della norma Wltp. Questo ha spinto molte case a forzare le vendite con sconti e promozioni per smaltire tutte le auto che non avrebbero potuto essere immatricolate dal primo settembre (salvo una piccola quota ‘in deroga’ fino ad agosto 2019). La pressione sulla domanda di luglio e agosto ha avuto ovviamente effetti positivi sulle immatricolazioni, ma ha avuto anche una ripercussione negativa su settembre. Per valutare correttamente i risultati dell’estate anomala dell’auto che ci siamo appena lasciati alle spalle è opportuno, fare riferimento, più che ai dati dei singoli mesi, a quelli del terzo trimestre che accusa un calo del 7% sullo stesso trimestre del 2017”. “Il calo registrato nel mese fa seguito a un trimestre estivo dai volumi insolitamente alti determinato dall’introduzione, a partire dal primo settembre, delle nuove normative sulle emissioni e, quindi, dell’obbligo di immatricolare esclusivamente vetture dotate di un propulsore Euro 6C e 6D temp». Lo sottolinea Aurelio Nervo, presidente dell’Anfia. «La crescita delle immatricolazioni a luglio e ad agosto al di sopra della media – spiega – ha portato ad un effetto di compensazione nel mese successivo. Per interpretare correttamente questa discontinuità del mercato, è opportuno confrontare l’andamento del terzo trimestre 2018 con lo stesso periodo del 2017, da cui emerge una contrazione decisamente più contenuta e pari al -6,9%. La situazione è destinata comunque a normalizzarsi nel quarto trimestre del 2018 con lo smaltimento degli stock di auto Euro 6B». A settembre 2018 crescono solo le immatricolazioni di auto ibride ed elettriche. Risultano in forte calo quelle di auto diesel, che diminuiscono del 38% nel mese e del 9% nei 9 mesi. La quota di mercato delle vetture diesel, a settembre, è del 47,6%. Intanto, proprio nel giorno in cui il saldo estivo è stato dichiarato in rosso, Fca ha rimodellato la sua governance e a commentare le scelte in capo alla famiglia Agnelli e al nuovo top manager Mike Manley è stato il dirigente nazionale della Fiom-Cgil, Michele De Palma, pochi giorni fa protagonista in assemblea nello stabilimento di Termoli. «L’ad di Fca Mike Manley ha comunicato le nuove nomine del management. Pietro Gorlier sarà il responsabile delle attività di Fca in Europa, Medio Oriente e Africa (Emea). Per Magneti Marelli il nuovo amministratore delegato è Ermanno Ferrari, mentre per Maserati Harald Wester viene nominato chief operating officer e mantiene il suo ruolo di responsabile tecnologico. Fca sta attraversando un momento di grandi cambiamenti: dall’assetto proprietario, data l’incertezza sul futuro della Magneti Marelli, a quelli del settore, visto l’andamento dei principali mercati in cui è presente. Inoltre, il nuovo management, dovrà affrontare gli effetti delle eventuali nuove norme doganali e sulle emissioni. Ma già oggi, le incertezze crescenti sulla situazione produttiva e occupazionale dei lavoratori degli stabilimenti italiani, si manifestano con il ricorso continuo a fermate e ad ammortizzatori sociali.
È necessario aprire un nuovo piano di relazioni sindacali basate sul confronto concreto per la realizzazione degli investimenti. Un confronto unitario, utile a innovare e garantire diritti e occupazione anche alla luce della scadenza del Contratto Collettivo Specifico di Lavoro», queste le opinioni del segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive.

Rls, il segretario nazionale Spera e Guida evidenziano i risultati a Rivolta del Re

Dopo la dichiarazione rilasciata a Primo Piano Molise, il segretario provinciale dell’Ugl metalmeccanici, Domenico Guida, è tornato a commentare l’esito del voto per il rinnovo delle Rls. «Si sono svolte le elezioni per il rinnovo della rappresentanza dei lavoratori per la sicurezza nello stabilimento della Fca Termoli. Un risultato importante e incoraggiante per l’Ugl che certifica e riconosce l’impegno, il lavoro che la confederazione e la federazione dei metalmeccanici stanno svolgendo sui territori e all’interno dei siti industriali, soprattutto in una fase di transizione così delicata che ha visto il sindacato impegnato nella tutela dei lavoratori sul fronte della tutela della salute e sicurezza».
Per il segretario provinciale dell’Ugl metalmeccanici di Campobasso, Domenico Guida, «la Ugl con 310 preferenze conquista 1 seggio ed è una grande soddisfazione. Cercheremo come sempre di mantenere alta l’attenzione sulla sicurezza. Un ringraziamento – conclude Guida – ai nostri iscritti, a tutto il direttivo provinciale e a tutti i lavoratori per la fiducia accordataci».
Per il segretario generale dell’Ugl metalmeccanici, Antonio Spera, «tutta la federazione nazionale esprime grande soddisfazione per il risultato ottenuto nelle elezioni per il rinnovo delle rappresentanze dei lavoratori per la sicurezza (Rls) nello stabilimento di Termoli. Un risultato che in Fca consolida e mantiene la rappresentanza all’interno degli stabilimenti, a dimostrazione del lavoro già fatto e del percorso di rinnovamento che la Ugl ha iniziato. Un risultato di grande importanza. L’Ugl ne ha fatto una battaglia che intende continuare affinché tutti comprendano che è inaccettabile ammalarsi o morire sul lavoro nell’era dell’innovazione digitale. Quella della sicurezza sui luoghi di lavoro è una priorità che va affrontata e risolta anche perché, nel nostro paese finalmente, si possa parlare di un lavoro dignitoso e sicuro. Allora – conclude Spera – un augurio a tutta la dirigenza provinciale, al segretario Guida che ha messo in campo una squadra di valenti sindacalisti, al nostro Rls di Termoli ma, un grazie particolare, va ai tanti lavoratori che hanno dato fiducia all’Ugl che ripagheremo con il nostro impegno costante e continuo affinché si dica ‘basta infortuni sul lavoro»

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