Il Punto nascita dell’ospedale San Timoteo al centro dell’attualità politica cittadina. Dopo il botta e risposta tra sindaco e portavoce del Movimento 5 Stelle, il presidente della IV commissione Lavori pubblici ed esponente cardine della maggioranza di centrosinistra spuria che regge le sorti della giunta Sbrocca, Mario Orlando, replica a sua volta a Nick Di Michele.
«La reazione scomposta del consigliere Di Michele alla nota del Sindaco sulla possibile ma censurata chiusura del centro nascita di Termoli evidenzia un certo nervosismo pentastellato sulla sanità regionale argomento così importante ed oggetto delle loro campagne elettorali di qualche mese fa.
Prima però di andare avanti occorre fare una premessa politica ovvia ma forse non chiara: i 5stelle sono al governo della nostra nazione e sono a capo di diversi dicasteri tra cui quello della salute. Risulterebbe una cosa lapalissiana ma in effetti non lo è, perché spesso i 5stelle dimenticano di essere al governo nazionale e, comportandosi come se fossero ancora all’opposizione, danno inesistenti colpe a destra a manca, ai poteri forti o per dirlo alla Crozza anche ai governi 5stelle “che ci hanno preceduto” (cercando sempre le colpe negli altri) e dimenticano che le decisioni, fra cui quella di nominare il commissario della sanità del Molise (che a mio avviso deve essere il presidente della Giunta regionale), oppure la decisione di chiudere punti nascita, spettano a loro ed al loro ministro.
Memoria corta a comando o forse paura di smentire tutti i capisaldi delle loro campagne elettorali.
Ricordiamo a tutti cosa avevano detto sulla Lega, sul taglio degli sprechi per 30 miliardi (come primo decreto legge), sull’Ilva, sulla Tap, sui condoni fiscali, sul condono di Ischia ecc. ecc., tutte cose di cui avevano promesso una cosa ed ora ne stanno facendo altra del tutto opposta (facendo opposizione a se stessi).
La verità è un’altra e cioè che governare significa decidere e probabilmente non c’è adeguatezza a svolgere questa funzione rispetto a quanto promesso in campagna elettorale o più semplicemente non vi erano i presupposti di quanto malamente promesso.
Tornando alla nostra realtà non si può tacere che fino a quando vi è stato il governo Frattura ed il governo Gentiloni il punto nascita di Termoli è rimasto aperto ed ha funzionato e funziona, come giustamente detto dal Primario, benissimo con qualità di assistenza medica, infermieristica ed ausiliare.
Ed allora è assolutamente giusta l’esortazione del sindaco Sbrocca a chiedere ai pentastellati ed al ministro pentastellato di far rimanere aperto il punto nascita. Tutti saremmo felici se si riuscisse in questo obiettivo che non è un obiettivo partitico ma a difesa del diritto alla salute dei cittadini bassomolisani e delle casse della Regione Molise.
Pertanto caro Di Michele anziché sputare nervosamente veleno contro nemici putativi dicci cosa hai fatto per far mantenere il punto nascita di Termoli e cosa hanno fatto o stanno facendo i tuoi colleghi pentastellati consiglieri regionali e parlamentari.
La mia è una esortazione affinché il punto nascita di Termoli così come quello di Isernia restino aperti e affinché dopo mesi di vuoto (con conseguente paralisi della sanità regionale) venga nominato un commissario alla sanità.
Le ricordo che il suo movimento è al governo e smetta di fare opposizione peraltro sterile e non costruttiva ma aiuti questo territorio a crescere».

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