A due giorni di distanza dalla conferenza stampa di sabato scorso, in cui i Comitati No Tunnel tornavano a diffidare l’amministrazione comunale di Termoli, Comitato Referendario e Coordinamento No Tunnel hanno scritto una lettera aperta al Governatore Toma.
«Presidente, il 17 ottobre scorso tutti gli organi di stampa e di informazione riportavano con grande enfasi le sue dichiarazioni in merito al cosiddetto “tunnel di Termoli”, dichiarazioni inequivocabili nelle quali Lei rimarcava l’assoluta necessità di consentire ai cittadini di Termoli l’espressione della propria volontà sul progetto attraverso il referendum consultivo.
“Sono loro che devono decidere, altrimenti per quanto mi riguarda dico no alla realizzazione dell’opera”: queste le sue parole, che ribadiscono a chiare lettere la volontà di subordinare l’assenso della Regione alla volontà del popolo di Termoli.
Sono passati quasi venti giorni, e tranne un balletto di rinvii in commissione, diatribe sulla data di invio della documentazione sulla Variante di Piano Regolatore e solleciti agli uffici tecnici, non è stato fatto un solo passo avanti verso quella che avrebbe dovuto essere la logica conclusione della vicenda, secondo le sue dichiarazioni: l’indizione del referendum, o il blocco dell’opera.
Le chiediamo quindi di prendere una decisione chiara e immediata, coerente con quanto detto ad ottobre: non si può rimanere a guardare, limitarsi ad ordini del giorno generici e ininfluenti, aspettare che il tempo passi e che la situazione sia risolta miracolosamente, magari da decisioni della magistratura amministrativa.
Presidente Toma, lei ha giustamente ravvisato nella mancanza del coinvolgimento dei cittadini secondo il principio di rappresentatività il peccato originale di questa brutta vicenda: proprio ciò che i comitati denunciano da tre anni, proprio ciò che li ha spinti ad impegnarsi in questa lotta per la democrazia. Va quindi espresso chiaramente il No dell’Amministrazione Regionale ad un’opera che, oltre ad essere stata portata avanti con un iter apertamente illegittimo in diverse sue fasi, viene imposta con arroganza (come Lei stesso dichiara) dal Comune alla popolazione.
I cittadini di Termoli attendono dalla Regione una presa di posizione chiara e definitiva alla quale Lei non può sottrarsi, dopo aver usato le parole che ha usato sulla questione. Altre soluzioni non esistono.
Le chiediamo quindi di far indire immediatamente il Consiglio Regionale e di bloccare l’iter del tunnel: senza referendum, l’opera non si fa. Del resto, è questa l’unica azione che può seguire alle sue affermazioni. O dobbiamo ritenerle solo parole dette tanto per dire? Costituirebbero allora una grave offesa ai cittadini di Termoli, una presa in giro rispetto alla quale dovremmo trarre le debite conclusioni.
Aspettiamo con fiducia la concreta attuazione di quanto da Lei dichiarato.
Per coerenza e soprattutto per democrazia».

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