Dalla mattinata di ieri si erano diffuse voci e indiscrezioni circa un incontro fissato in municipio sulla sanità, con medici e sindaci del territorio. Un summit blindato, tant’è che anche infermieri, amministratori e altri hanno fatto capolino in piazza Sant’Antonio, ma hanno trovato i Vigili urbani a sbarrare l’ingresso. Tra coloro a cui non è stato permesso di entrare e seguire i lavori ospitati in sala consiliare c’è anche il consigliere di minoranza Michele Marone, che ha esternato tutto il proprio disappunto. «Guardi, io sabato mattina sono stato avvisato da alcuni operatori sanitari dell’ospedale San Timoteo di Termoli che ci sarebbe stata in municipio una riunione coi medici sulla vertenza della sanità. Loro stessi mi hanno chiesto di prendervi parte e di intervenire. Naturalmente, come mio costume, ho accolto l’invito che mi era stato formulato dagli addetti ai lavori e mi sono recato nel pomeriggio al Comune. Purtroppo, ho trovato all’ingresso i Vigili urbani, che non mi hanno fatto entrare, nonostante io sia un amministratore, eletto, di questo ente. Si sono giustificati dicendo di aver ricevuto precisi ordini sul fatto di lasciar passare solo i primari e i sindaci del territorio». In effetti, mentre raccoglievamo le parole di Marone, è passato il primo cittadino e dirigente medico Gianfranco Cammilleri, che ovviamente ha avuto accesso alla riunione, ma si è fermato a salutare Marone. «Per me è stata una iniziativa inopportuna relegarla solo a un summit privato, per di più in sala consiliare e di sabato pomeriggio. Meglio, invece, vista anche la criticità in cui versa l’intero comparto in Molise e anche considerando la scellerata gestione precedente targata centrosinistra, che ha comportato lo smembramento dell’ospedale San Timoteo di Termoli, che questa riunione fosse stata aperta a tutta la cittadinanza e agli amministratori comunali, provinciali e regionali».

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