Qualcuno ha invocato addirittura l’intervento o l’intercessione di San Basso per la causa al Tar Molise sul progetto del tunnel. Non possiamo non considerare le prossime ore realmente decisive per la sorte di uno dei programmi urbanistici più divisivi di sempre a Termoli. Domani vedremo cosa accadrà al Tar Molise. Intanto, sempre più spedita la procedura sul Tunnel, il segretario generale Vito Tenore, con una determina del 28 novembre autorizza a utilizzare la procedura negoziata senza bando per affidare l’incarico professionale di validazione del progetto.
Il Comune è tenuto ad avviare la verifica di cui all’art.26 del codice degli appalti e che, non disponendo di un sistema di controllo di qualità interno, dovrà affidare incarico esterno mediante procedura negoziata, urgente, ai sensi dell’art. 36, comma 2, lett. b) del D.Lgs. 50/16 e s.m.i. (in appresso “codice”).
La dichiarazione di urgenza del procedimento è connessa alla condizione di cui al comma 8 dell’art.32 del codice, atteso che eventuali ritardi nell’esecuzione della prestazione di verifica, avuto riguardo al tempo già occorso al completamento del procedimento complesso per l’approvazione del progetto in variante urbanistica, sarebbero in grado di determinare grave danno all’interesse pubblico che l’opera è destinata a soddisfare per la perdita del finanziamento comunitario.
L’importo massimo stimato dell’onorario professionale per la verifica della progettazione definitiva ed esecutiva consente il ricorso alla procedura di cui all’art. 36, comma 2, lett. b) del D.Lgs. 50/16. Il calcolo è riportato all’interno del quadro economico di progetto.
Ragioni che inducono Tenore ad avviare la procedura negoziata senza bando di cui all’art. 36, comma 2, lettera b, del codice per l’affidamento del servizio di verifica finalizzata alla validazione del progetto definitivo ed esecutivo per la realizzazione di un sistema integrato per la viabilità e mobilità sostenibile del Comune di Termoli – Tunnel di raccordo stradale tra il porto di Termoli e il lungomare Nord con parcheggio multipiano interrato al di sotto di Piazza Sant’Antonio e recupero funzionale dell’adiacente parcheggio multipiano area denominata Pozzo Dolce.
E a stabilire ai fini dell’indicata procedura che: l’importo stimato del servizio ammonta nel complesso ad euro 95.876,24, IVA di legge, oneri previdenziali ed assicurativi esclusi, in applicazione degli indirizzi generali sull’affidamento dei servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria (Linee Guida n.1 approvate dal Consiglio dell’ANAC con delibera n.973 del 14-19-2016);
l’incarico ha per oggetto la verifica preventiva di cui all’art.26 del codice finalizzata alla validazione del progetto definitivo ed esecutivo dell’indicato intervento in finanza di progetto. La verifica dovrà accertare, in particolare: la completezza della progettazione; la coerenza e completezza del quadro economico in tutti i suoi aspetti; la cantierabilità della soluzione progettuale prescelta; i presupposti per la durabilità dell’opera nel tempo; la minimizzazione dei rischi di introduzione di varianti e di contenzioso; la possibilità di ultimazione dell’opera entro i termini previsti; la sicurezza delle maestranze e degli utilizzatori; l’adeguatezza dei prezzi unitari utilizzati; la manutenibilità delle opere; l’attività di verifica dovrà avvenire in contradditorio con i progettisti della ditta aggiudicataria e con riferimento al progetto definitivo approvato; gli oneri finanziari saranno a carico esclusivo del concessionario d’opera che provvederà a garantire prima dell’affidamento le occorrenti anticipazioni con rimessa diretta presso la tesoreria comunale o a mezzo di polizza fideiussoria dedicata al servizio di verifica.
Così viene da dichiarare l’urgenza del procedimento in presenza della condizione di cui al comma 8 dell’art.32 del codice, atteso che eventuali ritardi nell’esecuzione della prestazione di verifica, avuto riguardo al tempo già occorso al completamento del procedimento complesso per l’approvazione del progetto in variante urbanistica, sarebbero in grado di determinare grave danno all’interesse pubblico che l’opera è destinata a soddisfare per la perdita del finanziamento comunitario.
Di approvare gli schemi di avviso preventivo e lettera invito da inoltrare agli operatori in possesso dei requisiti richiesti, che saranno individuati tramite preventiva indagine di mercato.

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