Sulla querelle del cimitero, che atavicamente soffre della penuria di loculi, abbiamo chiesto lumi al dirigente ai Lavori pubblici, Gianfranco Bove. «Per quanto riguarda il cimitero, ci tengo a precisare che, il project financing nasce nel 2016 a seguito di una pubblicazione per la manifestazione d’interesse. La decisione dell’amministrazione che, io condivido, deriva da una considerazione oggettiva delle gravi carenze strutturali in cui versa il cimitero di Termoli.
Oltre ad avere problemi per il reperimento degli spazi per le sepolture, ci sono problemi circa la rete di drenaggio. Molte strutture cimiteriali necessitano di restauro conservativo, perché ci sono problemi e anche perdite di materiali, interventi dei vigili del fuoco, manca di un impianti di illuminazione, di servizi, di un’idonea sala per le ispezioni cadaveriche e di un’idonea sala mortuaria. Se non si fosse proceduto nella direzione del project financing, probabilmente, tutto sarebbe rimasto invariato. Con il rischio di arrivare a un semi abbandono della struttura cimiteriale vecchia.
Il project financing deve seguire un determinato iter e, lo sta seguendo. Purtroppo la conferenza di servizi che io ho indetto 90 giorni prima dell’8 di novembre, si sarebbe dovuta chiudere, appunto, l’8 novembre. Da parte dell’Asrem ho ricevuto molti benestare, da parte della sovrintendenza e di alcuni uffici regionali. Mancano, però, i benestare di altri uffici, tra cui la Regione Molise, che, contiamo di avere nel più breve tempo possibile. L’amministrazione, considerata questa eventualità, ha programmato la realizzazione di 160 loculi prefabbricati, da realizzarsi nell’ambito della struttura dell’area di completamento del cimitero. Contiamo di realizzarli a brevissimo e dovrebbero permetterci di superare questa impasse fino a quando riusciremo a completare la convenzione con il soggetto promotore del progetto di finanza».

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