Centrodestra a Termoli come una polveriera. Sempre più vicino l’endorsement da parte delle segreterie regionali verso l’ipotesi di candidatura di Antonio D’Aimmo secondo qualcuno, è la proposta che aleggia nell’agone adriatico da alcune settimane.
Anche se il diretto interessato non ha né confermato né smentito un possibile interesse a scendere in lizza per conquistare il soglio del primo cittadino. Certo, il cognome evoca prestigio, anche se il papà Florindo mai è stato sindaco a Termoli.
«Non riesco davvero a comprendere chi stia giocando con il mio nome. Non ho partecipato a nessun tavolo o tavolino, sono impegnato a svolgere un ruolo amministrativo in Fondazione “Giovanni Paolo II”. Termoli é la mia città per essa sono stato già disponibile in passato, oggi tutti sono certi della mia disponibilità ma nessuno me l’ha chiesta. Cordialmente Antonio D’Aimmo», quanto ci ha riferito lui stesso.
Alla terza riunione, ieri sera, nella sede di Aida Romagnuolo e Prima per il Molise, si sono registrate delle defezioni nel cosiddetto tavolo delle civiche, quello che radunato anche Fdi e Direzione Italia negli incontri di giovedì e sabato scorsi. Assenti Siamo Termoli e Forza Termoli, con i referenti Nico Balice e Fernanda De Guglielmo a comunicare l’impossibilità a esserci attorno al tavolo. Ma al di là delle singole assenze, pare che la stessa iniziativa stia producendo sterili risultati. Il centrodestra locale per evitare imposizioni dall’alto ha solo una chance, quella di compattarsi, individuando una candidatura spendibile e non parcellizzata, altrimenti i giochi sono già fatti. Il proliferare delle liste civiche oltretutto non si tradurrebbe necessariamente in formazioni pronte a competere: occorre mettere insieme 24 persone, di cui almeno 8 donne e raccogliere centinaia di firme, da autenticare. Non è con la preparazione di un logo che si scende in campo alle amministrative. Così, come fosse un film già visto nel 2006 e nel 2014, anche se con il vento in poppa a livello nazionale, grazie soprattutto alla Lega, a Termoli i moderati rischiano di essere indeboliti dalle incrinature interne.

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