Si rivedranno in aula a fine giugno, entro i 20 giorni dal ballottaggio, previsto per domenica 9, a meno di clamorose vittorie al primo turno, il prossimo 26 giugno. E quanti di loro non è dato sapere. Solo i non ricandidati non avranno questa possibilità, ovviamente. Ultima seduta del Consiglio comunale a Termoli ieri mattina e in prima convocazione è volata via in poco più di mezz’ora, con accanto alla presidente Manuela Vigilante per la seconda volta in 5 giorni il vicesegretario Marcello Vecchiarelli. Tre delibere approvate dalla sola maggioranza residua, senza la partecipazione al voto dell’opposizione, con due assenze in aula, quelle di Francesco Roberti e Remo Di Giandomenico, che potrebbe aver concluso qui la sua presenza quasi 50ennale in assise civica, tranne la parentesi 1995-1997. In maggioranza tra i tre dissidenti si è fatto vedere il solo Vincenzo Sabella, che però non ha preso parte al voto. Le prime due delibere di carattere finanziario, con ratifica di variazione al bilancio di previsione e riconoscimento dei debiti fuori bilancio sono passate de plano, senza che ci fosse un solo intervento. Quattro, invece, i contributi sull’approvazione del project financing del cimitero. All’illustrazione di Pino Gallo, assessore all’Urbanistica, sono seguite le parole di Nick Di Michele e Daniele Paradisi, che hanno contestato la “Zona Cesarini” in cui viene chiamato in aula un provvedimento che vincolerà l’amministrazione futura per 14 milioni di euro, nonostante la conclamata emergenza dettata dalla penuria dei loculi. Ultima replica affidata al sindaco Angelo Sbrocca e quindi la votazione, l’ultima del mandato. L’assessore Gallo ha richiesto la ratifica del deliberato della conferenza di servizio sul progetto relativo al cimitero, un passaggio contestato da Di Michele: «Tra poche settimane si andrà al voto. Abbiamo iniziato questa avventura 5 anni fa ma fino alla fine questa amministrazione farà passare con urgenza l’ennesimo provvedimento che in qualche modo obbligherà i cittadini di Termoli per 14milioni di euro. Io mi chiedo in 5 anni perché arrivare all’ultimo consiglio comunale. Ci sono state decine e decine di salme obbligate a permanere nell’ufficio cimiteriale in attesa di sepoltura. La modifica di un piano regolatore che non so se è legale fare. Affidiamo ad una ditta che non conosciamo neanche un affare da 14 milioni di euro. Non c’è neanche la possibilità di discuterne. Noi non ne abbiamo parlato in commissione. Non è giusto ricordo lasciare ai cittadini questo». Gli fa eco Paradisi, «Nulla da dire sull’urgenza della questione. Di sta andando verso l’adozione di un provvedimento a vincolare le decisioni delle prossime amministrazioni comunali. L’argomento sarebbe dovuto essere stato rimandato alla nuova amministrazione che avrebbe avuto la pienezza della questione. Per questo motivo questa opposizione non partecipa al voto del provvedimento». Ultima parola al sindaco: Non scegliamo noi le ditte che partecipano al project financing. Non è stato uno sgarbo istituzionale quella di volerla fare a fine mandato. Sottolineate tutti la necessità di questa infrastruttura e noi ve l’abbiamo data». Poi alla stampa, a fine lavori, approfondisce il primo cittadino: «Siamo verso il termine dell’iter per un nuovo cimitero di Termoli, una riqualificazione di quello esistente che non è più sufficiente per tutte le salme, oltre 300 l’anno, avevamo bisogno di un allargamento del cimitero, abbiamo seguito tutta la procedura attraverso un progetto di finanza secondo il codice degli appalti, adesso inizierà la contrattualizzazione e l’allargamento dello stesso che prevede una grande riqualificazione di quello esistente con nuova pavimentazione e regimentazione delle acque e un nuovo sistema illuminante con tante cose per far diventare il cimitero di Termoli un cimitero decoroso. Io credo che tutti i termolesi saranno contenti di questa nuova opera che questa amministrazione ha posto in essere. I tempi sono quelli da contratto, io penso che già dall’anno prossimo si potranno vedere delle nuove aree sistemate e poi man mano in tre anni ed è un tempo limite per la riqualificazione complessiva, quello che è importante, si darà subito mano a dei nuovi loculi per consentire che le salme possano essere ricoverate decorosamente in questo cimitero. In tutto dovrebbero essere circa 1300 e poi di più con l’allargamento fino a diventare a regime è stato fatto una valutazione del fabbisogno tenendo conto che ci sono oltre 300 salme all’anno e può darsi che queste possano aumentare e quindi era una cosa urgente la posa in opera della prima pietra e l’allargamento dello stesso. Ci sono degli iter burocratici da rispettare».

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