Una splendida notizia, che sui social è stata commentata in modo compulso, distacco di placenta improvviso mette a rischio donna e feto, ma per fortuna tutto si risolve per il meglio. «Meno male che il punto nascita di Termoli è ancora aperto».
E’ la frase che ha riferito il primario facente funzione del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale San Timoteo di Termoli Dino Molinari, che domenica sera, intorno alle 20, assieme al collega Saverio Flocco, ha salvato la vita a una donna di 37 anni (38 da compiere in agosto) in stato di gravidanza per la prima volta. La signora, residente a Larino, era venuta a Termoli per una passeggiata domenicale, in stato interessante alla 30esima settimana, quando improvvisamente ha subito perdite di sangue, a causa del distacco della placenta. Con tempestività si è recata all’ospedale San Timoteo di Termoli e lì è stata operata d’urgenza, intervento che ha salvato la vita sia alla mamma che al bimbo, un nascituro prematuro che ha pesato 1,8 kg, poi trasferito con la cosiddetta cicogna, l’ambulanza pediatrica, fino al reparto neonatale del Cardarelli di Campobasso. Attualmente la 37enne si trova nel reparto di Ginecologia.
E proprio così, se il punto nascita fosse stato chiuso la vicenda ieri si sarebbe complicata tremendamente. Una Uoc, quella di Ostetricia e Ginecologia, che rimane in trincea, subendo carenza di personale e con la spada di Damocle del Balduzzi, sui 500 parti da traguardare ogni anno, ma resta punto di riferimento di una vasta comunità, presidio fondamentale per evitare anche evoluzioni drammatiche e luttuose. Domenica sera la sala operatoria è stata attrezzata fulmineamente e il grave imprevisto occorso alla puerpera si è trasformato in un parto cesareo riuscito. Anche l’altro ginecologo Saverio Flocco ha esternato, sul profilo Facebook, il suo pensiero riguardo l’emergenza affrontata e risolta ieri sera, «Noi, addetti ai lavori, sappiamo che è un evento eccezionale, ma le tempistiche, con le quali si interviene… decidono l’epilogo!»

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