Torna alla carica dopo le parentesi di impegno pre-elettorale il presidente del comitato San Timoteo Nicola Felice, che rilancia l’azione di protesta, ipotizzando la restituzione della tessera elettorale come forma di dissenso verso le mancate risposte avute sul destino dell’ospedale di Termoli. «Le numerose richieste inoltrate, in tutti questi anni, dal Comitato di potenziare o quantomeno di conservare in maniera efficienti ed efficaci, con un numero congruo di personale sanitario, i reparti presenti nell’unico presidio ospedaliero pubblico del basso Molise, non hanno avuto nessun riscontro. Anzi con il passare del tempo è cresciuto lo stillicidio, oltre le difficoltà tali da avere ancora oggi tutto intero il rischio della chiusura del punto nascita, una vera iattura, il declassamento a unità semplice e riduzione di posti letto del reparto di otorino, specialità che ha sempre prodotto mobilità attiva. A ciò va inoltre aggiunto, non meno grave, la sostituzione dei primari andati in quiescenza, non con primari titolati, ma con dirigenti facenti funzioni. Riteniamo ormai non più procrastinabili gli impegni, concreti ed immediati, che il Presidente della regione Toma, la dirigenza dell’Asrem, e il Commissario Giustini, dovranno assumere per superare le criticità presenti all’ospedale San Timoteo di Termoli, per tornare ad essere come in passato un presidio ospedaliero di confine, quindi di riferimento anche per i territori delle regioni confinati: Puglia e Abruzzo, facendo diminuire la mobilità passiva e crescere quella attiva, a beneficio dei conti gestionali. In caso di inerzia, e assenza di risposte concrete da parte dei soggetti citati, il Comitato non esclude, a breve, iniziative eclatanti: in primis l’invito ai cittadini di Termoli e degli altri comuni del basso Molise, chiamati alle elezioni del 26 maggio prossimo, a non partecipare al voto restituendo la tessera elettorale».

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