Finalmente, uno studio che sfata un luogo comune che nel corso del tempo aveva dato una cattiva impronta al turismo balneare nostrano. Nel dossier proposto da Mondobalneare.com, “Le spiagge più care d’Italia per le vacanze al mare”, un ombrellone giornaliero in Sardegna costa 34 euro, mentre in Molise e Campania si scende a 21 secondo un’indagine dell’Adoc. «In Sardegna si spenderebbe in assoluto di più, mentre il Molise e la Campania sarebbero le più economiche. Stiamo parlando della classifica regionale tra le spiagge più care d’Italia, stilata dall’Adoc (Associazione difesa orientamento consumatori) che ha analizzato le tariffe degli stabilimenti balneari lungo tutta la penisola. I dati tratti dall’indagine sono serviti all’Adoc per calcolare le medie e divulgare una lista delle regioni più care e quelle più economiche per trascorrere le proprie vacanze al mare. Ovviamente si tratta di una semplificazione (trattandosi di medie regionali, i prezzi possono variare sensibilmente di località in località e di stabilimento in stabilimento), ma i dati servono comunque a farsi un’idea sul termometro dei costi. Secondo l’Adoc, la spesa media nazionale sostenuta da una famiglia per una giornata al mare, per il solo noleggio di un ombrellone e due lettini, è pari a 26 euro. Se si aggiungono degli extra come la cabina e le docce il costo sale a 33 euro, e si mangia anche al ristorante dello stabilimento si arriva a spendere 58 euro per famiglia.
Per quanto riguarda l’abbonamento annuale, questo ha un costo medio nazionale di 1.718 euro per famiglia (extra esclusi: in questo caso si arriva a 2.320 euro). Nella classifica tra regioni, la più cara sarebbe la Sardegna con un costo medio giornaliero di 34 euro per famiglia (esclusi extra e ristorazione), seguita da Liguria (33 euro) e Toscana (31 euro). Le più economiche sono invece Molise e Campania (21 euro), Puglia e Lazio (22 euro). Ma per i mesi di giugno e settembre il costo scende di circa il 20%. Qui di seguito la classifica completa dei costi per le vacanze al mare, regione per regione, tratta dall’indagine di Adoc. I prezzi non sono individuali, ma sono intesi per famiglia».
Una evidenza che è stata commentata favorevolmente dal presidente del sindacato balneari Sib-Confcommercio Molise, Domenico Venditti: «Siamo contenti che vengono riconosciuti dai consumatori gli sforzi che noi operatori balneari ci impegniamo a fare limitando o non effettuando aumenti nonostante, sia la pressione fiscale sia i prezzi dei nostri fornitori aumentino di anno in anno. Ribadisco cose già dette in altre occasioni, che la nostra realtà fornisce ottimi servizi in un paesaggio per fortuna ancora bello e pulito a un prezzo giusto ed economico come dichiarato dalle associazioni di consumatori».

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