Su istanza della stessa minoranza proponente, la fissazione del Consiglio comunale monotematico che era previsto originariamente, in seduta straordinaria e aperta, dalle 20 di ieri sera, slitta mercoledì mattina 31 luglio, alle 10. Un ordine del giorno importante, quello che mira dare ulteriore mandato al sindaco di Termoli per affrontare le questioni relative alla sanità molisana e non solo al Punto nascita di Termoli, con l’obiettivo di salvaguardare le sorti dell’ospedale San Timoteo. L’avevamo annunciato giorni fa, quando venne protocollata la richiesta, partita per volontà dei consiglieri di opposizione. Questo il testo dell’ordine del giorno: Chiusura del Punto nascita dell’ospedale Civile San Timoteo di Termoli e situazione di emergenza generale della sanità pubblica molisana, iniziative politiche da assumere per arginare la distruzione del sistema sanitario pubblico in Molise». La richiesta era del 6 luglio scorso. Oltretutto, oggi avrebbe anche quasi coinciso con l’assemblea pubblica dei comitati a Larino, in agenda dalle 17. A poche ore dall’ordinanza emessa dal Tar Molise qualcosa si muove sul Punto nascita di Termoli e in realtà si era mossa già prima che si sapesse l’esito del ricorso promosso da sindaci e mamme. L’obiettivo, da subito, era dimostrare che il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale San Timoteo possa vivere di luce propria e non solo per sentenze della giustizia amministrativa. Parole che riecheggiano tra quelle udite ieri quando abbiamo interpellato telefonicamente il primario facente funzioni Dino Molinari, che ribadiva la difficoltà in cui si dibatteva il Punto nascita. Ebbene, su un organico di 3 ginecologi, ma solo due a pieno regime, lo stesso Molinari e Flocco, l’obiettivo è portarne almeno altri due entro il mese di agosto e se possibile addirittura prima. Della dottoressa Fiadino abbiamo già trattato, si sta cercando di anticipare il suo arrivo da San Donà di Piave, dove attualmente opera. Accanto a lei, arriverebbe, forse nei primi giorni di agosto, anche un ginecologo italo-giordano, Issa Sad, che attualmente presta servizio in una clinica privata di Pescara, è uno dei liberi professionisti che ha risposto al bando dell’Asrem.
Novità positive anche sull’altro reparto a rischio, quello di Ortopedia, sì, perché oltre all’arrivo di un medico dal Cardarelli, il direttore amministrativo Antonio Forciniti andrà lunedì prossimo ad Andria, sperando di convincere il sestetto che aveva dato disponibilità dal giugno scorso a coprire almeno un paio di turni di notte a settimana.
Gli ortopedici pugliesi hanno già iniziato a fare delle notti nelle scorse settimane, poi con l’avanzare dell’estate ci sono state altre esigenze organizzative in loco.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.