E’ trascorsa una settimana abbondante da quando il Tar Molise ha accolto la sospensiva sul provvedimento di chiusura del Punto nascita di Termoli. Stamani, incontro alla direzione sanitaria dell’ospedale San Timoteo di Termoli con i vertici dell’Asrem e il personale del reparto, medico e infermieristico. Un punto della situazione per garantire la continuità nel blocco parto della divisione di Ginecologia e Ostetricia. Era presente anche il sindaco Francesco Roberti. Occorre dare concretezza sia all’ordinanza dei giudici amministrativi, ma garantendo quella sicurezza al centro della vicenda, magari rinunciando espressamente alle ferie agostane, questo il sacrificio dettato dall’Asrem ai medici di Ostetricia e Ginecologia, nell’auspicio che arrivino i due rinforzi attesi. Su questo il direttore generale dell’Asrem Gennaro Sosto ha affermato che «la richiesta di un aiuto ulteriore agli operatori contiamo sul loro spirito di abnegazione e sacrificio che hanno già dimostrato nelle ultime settimane e negli ultimi mesi. Bisogna stringere ancora un po’ i denti per qualche altra settimana agosto è un mese critico e difficile non riusciamo a dare il supporto con nuove risorse che speravamo di dare stiamo mettendo in campo tutte le possibili soluzioni ma al momento è necessario un loro ulteriore sacrificio siamo venuti a chiederlo di persona perché è doveroso fare così. Consapevolezza del fatto che il momento è difficile abbiamo fatto vedere che abbiamo manifestato tutte le azioni messe in campo per far capire che l’amministrazione ha fatto quello che poteva fare e loro hanno condiviso che abbiamo cercato di risolvere i problemi allo stato sussistono delle criticità e ci hanno dato la loro disponibilità a darci una mano. Abbiamo nell’immediatezza una mobilità già in essere di un medico di un ginecologo che lavora in Veneto e dovrebbe arrivare i primi di ottobre stiamo cercando sollecitando il Veneto anche grazie agli interventi del presidente della Regione e del sindaco per sollecitare perché noi abbiamo parlato con le istituzioni sanitarie per avere interlocuzioni di altra natura per avere un arrivo più repentino prima dei primi di ottobre stessa cosa con una pediatra che dovrebbe arrivare da Vasto che è una mobilità già conclusa e conclamata dobbiamo avere il nulla osta definitivo per la data di ingresso già queste due risorse consentirebbero di fare un po’ di ferie. Risorse che a Ferragosto prenderà servizio si tratta di un libero professionista che ha risposto al bando per due unità ne abbiamo reperita purtroppo una sola e questa risorsa dovrebbe prendere servizio il 13 o il 14 tutto quello che stiamo implementando lo stiamo facendo ma ci vuole un sacrificio dei nostri collaboratori che sono sul campo. Non so con la precisione ma quello che volevo far percepire è che ci sono dei livelli istituzionali quando si fa un atto amministrativo non ci si può esimere dal doverlo difendere e giustificare in sede giurisdizionale altrimenti sarebbe una ammissione di aver fatto un atto amministrativo che non aveva senso. Secondo me è errato dargli degli inquadramenti di altra natura non ci sono interpretazioni di volontà perché si vede dagli atti l’azienda sanitaria ha fatto un decreto di sospensione dell’attività a causa della carenza del personale nel contempo ha bandito attività per recuperare personale se ci fosse una volontà non avremmo bandito e non staremmo telefonando ai colleghi di mezza Italia per sapere se hanno ginecologi da far venire qui che poi si faccia appello a una sentenza del Tar è una attività istituzionale si deve ricorrere al fatto che hai fatto una disposizione amministrativa ti è stato dato torto e tu devi motivare altrimenti vorrebbe dire abbiamo scherzato avevamo sospeso per gioco. Noi non riusciamo a stare in piedi tanto è vero che oggi siamo qui a chiedere agli operatori di fare un sacrificio che non può essere perenne. Questo noi l’abbiamo detto anche al momento della sospensione l’abbiamo detto pubblicamente a tutti gli operatori abbiamo detto a tutti che dobbiamo cercare di creare la condizioni se sospendiamo di riaprire e di mettere in campo tutte quelle attività che ci consentano di riattivarci in sicurezza perché tenere aperto il servizio in condizioni di insicurezza non è una buona cosa per l’utenza, per l’amministrazione e gli operatori cercheremo di mantenere questa attività e questo impegno che abbiamo preso ma oggi la richiesta agli operatori è di darci una mano a stare aperti e quell’equivoco che è nato su una azione amministrativa spero che si riesca a capire dal punto di vista delle procedure che ci devono essere».

Roberti plaude al grande spirito di collaborazione emerso nella riunione

Dopo l’incontro di ieri mattina con i vertici dell’Asrem al San Timoteo, il sindaco Roberti commenta con ottimismo: «Venerdì mattina con Fernanda De Guglielmo abbiamo incontrato all’ospedale San Timoteo i medici dei reparti di Ostetricia e Pediatria. Erano presenti per Ostetricia i ginecologi Pierluigi Cariello, Saverio Flocco, Bernardino Molinari e Gennaro Tirabasso. Per la Pediatria Giovanni Prezioso, Santino Gaggiano, Assunta Sorella e Clementina Calabrese. Con noi hanno partecipato all’incontro anche il direttore generale dell’Asrem Gennaro Sosto e i dirigenti Antonio Lucchetti, Antonio Forciniti e il direttore sanitario del San Timoteo Michelina Morelli. Dall’incontro è emerso un grande spirito di collaborazione con i medici dei due reparti e un rinnovato ottimismo per il futuro. Si affronteranno con più serenità i prossimi mesi proprio ad iniziare da quello corrente nel quale si potrebbero presentare mille incognite. Personalmente mi sento di ringraziare i nostri ginecologi che con spirito di abnegazione e professionalità si sono messi subito a disposizione affinché non si creino disagi nel reparto di Ostetricia e Ginecologia. Con la loro professionalità sarà possibile affrontare la situazione considerando anche che sono disposti a rinunciare alle proprie ferie se sarà necessario. Di pari passo un plauso lo rivolgo anche l’Asrem che in questa fase ci sta supportando per quanto possibile. Spero che possa nascere una nuova intesa per salvaguardare il nostro Punto nascite e l’ospedale San Timoteo di Termoli».

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